Al via il "ciclo-viaggio della rinascita", per onorare le vittime bergamasche del Covid
Fulvio Luraschi ed Emilio Maino sono partiti nella mattinata di martedì 21 luglio da Piazza Vecchia. Mille chilometri in bicicletta passando per la Val Seriana, l'arrivo a Lipsia è previsto nei primi giorni di agosto
E’ ufficialmente iniziato il “cilo-viaggio della rinascita”. Fulvio Luraschi ed Emilio Maino alle 7 del mattino di martedì 21 luglio si sono ritrovati in Piazza Vecchia per partire alla volta di Lipsia. Un’impresa che li vedrà percorrere mille chilometri in bicicletta, per onorare i circa 6mila bergamaschi deceduti a causa del Covid e il dolore provato dalle nostre comunità, oltre che l’impegno, la forza, il coraggio e la capacità delle migliaia di persone che hanno dato il proprio contributo per far fronte all’epidemia.
Alla partenza era presente anche Felice, uno dei 14 pazienti accolti dalle strutture sanitarie di Lipsia lo scorso marzo, quando l'ospedale Papa Giovanni XXIII non era più in grado di ospitare e trattare le persone che erano entrate in contatto con il virus. Felice è anche l’unico ad essere tornato vivo dalla Germania e, nell’occasione ha consegnato nelle mani di Emilio Maino una targa di ringraziamento per lo staff medico dell'ospedale tedesco che gli ha salvato la vita.
Il viaggio di ricordo e speranza è stato anche salutato dall’assessore alla pace legalità e trasparenza Marzia Marchesi. «Questa semplice capacità di dire grazie a voce alta, di dirlo davanti a tutti, attraverso un viaggio che percorre la Val Seriana e si tuffa nelle Alpi, per raggiungere in bici la Germania, attraverso valli e spazi verdi, è già un segno che, forse, qualcosa sta cambiando. Buon viaggio ragazzi!».
«Contiamo di arrivare a Bamberg in una decina di giorni, dove imboccheremo per un breve tratto il Meno – avevano spiegato i due cicloamatori -. Per arrivare a Lipsia, serviranno ancora due o tre giorni di viaggio. Una volta arrivati alla meta ad attenderci ci sarà il dottor Livio Bertagnolli, del centro cardiologico HerZentrum e che mantiene tutt’ora i contatti con alcune famiglie bergamasche, in collegamento con la clinica universitaria Helios dove sono stati ricoverati alcuni dei nostri concittadini».