Xavier Jacobelli

Questa Dea non perde mai ed è più forte anche dei rigori sbagliati

Questa Dea non perde mai ed è più forte anche dei rigori sbagliati
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di Xavier Jacobelli

Questa Atalanta non perde mai. Nemmeno se Malinovskyi fallisce il terzo rigore di fila sbagliato dai nerazzurri calciando verso la porta sotto la Curva Sud di San Siro (in precedenza avevano fallito Ilicic contro lo Shakhtar e Muriel contro l’Inter. E trent’anni fa, Gasperini se lo fece parare da Zenga). Tredici i penalty non sfruttati su 38 calciati dalla Dea dall’inizio della gestione Gasp: sappiamo già quali saranno le prossime esercitazioni che terranno banco a Zingonia.

Gian Piero e i suoi giocatori tenevano molto a vincere in casa dell’altra bella del campionato post Covid (entrambe viaggiano alla media di 2,6 punti a partita) e hanno giocato da grande squadra. L’incertezza fatale di Gollini sulla punizione di Calhanoglu (ma anche i migliori, di tanto in tanto, possono sbagliare) non ha né fiaccato né demoralizzato i nerazzurri. Il diciottesimo gol in campionato di Zapata ha ripristinato una giusta parità, rammentando come Bonaventura abbia colpito il palo alla destra di Gollini, nella circostanza fortunato sul rimbalzo.

Così come il Milan, fino alla  fine l’Atalanta ha cercato di vincere, nonostante la naturale stanchezza accusata dopo 11 partite disputate alla grande da una squadra senza limiti, ora sempre seconda, aspettando Genoa-Inter. Ma va bene, va benissimo così, aspettando Ilicic, fondamentale per la Champions League. Gasperini ha definito “variabile” la situazione dell’asso sloveno, non ancora guarito dall’infortunio accusato all’inizio della ripresa del campionato. La speranza è che Josip ce la faccia e che ce la faccia anche Kylian Mbappé, azzoppato dal tremendo tackle di Perrin nella finale di Coppa di Francia, vinta dal Psg a spese del Saint-Etienne.

Bene ha fatto Gasperini, dopo la partita di Milano, ad augurarsi che il fuoriclasse francese recuperi per la grande sfida di Lisbona. Ci sarà ancora più gusto ad affrontare il Paris. Allez Mbappé. E allez Atalanta. Ora più che mai.

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