Fornitura di camici alla Regione, indagato il governatore Attilio Fontana
Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana è indagato dalla Procura di Milano per la vicenda legata alla fornitura diretta di camici alla Dama spa. Il governatore è infatti il cognato di Andrea Dini, titolare dell’azienda finita nel mirino della magistratura per una commessa assegnata nei mesi dell’emergenza sanitaria.
La notizia è stata confermata nella tarda serata di venerdì 24 luglio dallo stesso Fontana. «Da pochi minuti ho appreso con voi di essere stato iscritto nel registro degli indagati – ha scritto sul proprio profilo Facebook -. Duole conoscere questo evento, con le sue ripercussioni umane, da fonti di stampa. Sono certo dell'operato della Regione Lombardia che rappresento con responsabilità».
L’affidamento diretto della commessa a Dama, che non era presente nell’elenco ufficiale dei fornitori della Regione, era stato svelato da un’inchiesta della trasmissione Report. Nello specifico la vicenda riguarda la fornitura di 75mila camici venduti al prezzo di 6 euro l’uno, assegnata il 16 aprile dalla centrale acquisti regionale Aria. Per i magistrati si tratterebbe di un’assegnazione senza gara che sarebbe avvenuta in conflitto di interessi, visto il legame tra Fontana e il titolare della società, della quale la moglie del governatore (non indagata) detiene il 10 per cento delle quote.
A cinque giorni dalla messa in onda della puntata di Report, il 20 maggio, Andrea Dini avrebbe stornato la fattura indirizzata ad Aria, avvisando l’azienda di aver deciso di trasformare il contratto di fornitura in una donazione.