la maledizione

L'ombra nera che in Champions oscura le stelle del Paris Saint Germain

Tra infortuni, squalifiche e mercato il club di Parigi conta ancora una volta molte assenze importanti, da Cavani a Di Maria a Verratti

L'ombra nera che in Champions oscura le stelle del Paris Saint Germain
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di Ezio Pellegrini

Il Paris Saint Germain vuole festeggiare i suoi 50 anni di fondazione regalandosi la semifinale di Champions, traguardo mai raggiunto nella sua storia. I giornali parigini sono tutti speranzosi e puntano il dito contro l’inadeguata difesa atalantina che ritengono non all’altezza di attaccanti fuoriclasse del calibro Neymar e (se gioca) Mbappé. Il PSG però quando arriva il momento di quagliare sembra toccato da una sorta di ombra nera che fa sì che tra infortuni e squalifiche le assenze pesino sul risultato. Nelle ultime cinque edizioni di Champions, il club parigino ha subito due eliminazioni ai quarti di finale e tre agli ottavi. Un rendimento non certo brillante per una squadra la cui proprietà (la Qatar Investment Authority) spende barcate di milioni ogni anno per vincere.

Chi mancherà in questo quarto di finale nella squadra di Parigi, che si dovrà misurare contro la ragazza capricciosa della Champions, l’Atalanta di Gasperini?

Innanzitutto non ci sarà Cavani, che ha lasciato il club il 30 giugno senza rinnovare. E non è roba da poco. Ma non ci sarà nemmeno Angel Di Maria, che si è fatto espellere nell’ultima gara disputata agli ottavi contro il Borussia Dortmund. E pure questa è un’assenza pesante. Era diffidato ed è riuscito a farsi ammonire al 90’ pur essendo in panchina. Un regalo inaspettato per i nerazzurri che, invece, al fortissimo trequartista argentino è costato questa gara secca alle Final Eight di Lisbona.

Poi ci sono gli infortunati, a cominciare da Verratti, che ha accusato un problema al polpaccio durante un allenamento. La sua assenza è pesante, visto che il pallino del gioco passa sempre dai suoi piedi. E poi la stella Mbappé, fermato da una distorsione alla caviglia subita durante la finale di Coppa di Francia. L'allenatore Tuchel (anche lui si è rotto un piede) se lo porta in panchina pronto a rischiarlo nella ripresa, se necessario.

Tutte le speranze dei parigini sono dunque caricate su Neymar, il fantasista brasiliano, croce e delizia, costato al PSG 222 milioni di euro con un ingaggio da 36 milioni lordi all’anno. Cifre pazzesche. Ma per i francesi questa partita potrebbe rappresentare "la volta buona" anche perché si trovano nella parte “facile” del tabellone, insieme a Lipsia e Atletico Madrid, ritenute con la Dea, abbordabili.

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