Lo sfogo dello chef bergamasco Morelli: la Sardegna poi il tampone, ma ancora nessun esito
«Il 23 agosto di ritorno mi sono sottoposto all'esame a Civitavecchia. Promettono risposte tempestive, invece niente. Mi hanno dato undici numeri di telefono e mail, zero»
I continui casi di persone positive al virus dopo aver passato le vacanze in Sardegna sta preoccupando molti. Tra questi, anche il noto chef bergamasco Giancarlo Morelli, che ha passato alcuni giorni sull'isola. A differenza di molti, però, Morelli, una volta arrivato a Civitavecchia con il traghetto, ha deciso volontariamente di usufruire del servizio di tamponi messo a disposizione dall'Asl locale. E, come risultato, ha ottenuto l'ennesima conferma del caos burocratico nostrano.
https://www.instagram.com/p/CEZcpqMonXy/
A raccontarlo è lo stesso chef in un lungo post pubblicato su Instagram e di cui vi riportiamo di seguito il test integrale.
«Domenica 23 agosto, di ritorno dalla Sardegna, da buon cittadino e per rispetto delle persone che frequento mi sottopongo al tampone anti-Covid al drive-in del porto di Civitavecchia.
Sul foglio che mi rilasciano c’è riportato che l’esito degli esami sarà comunicato tempestivamente. Per ottenere i risultati viene comunicato un numero di telefono e una mail della Asl di Civitavecchia. Il numero suona staccato da giorni e alla mail non risponde nessuno. Martedì finalmente al numero riportato risponde una segreteria, che mi avvisa di mandare una mail ulteriore a un altro indirizzo riportando nome, cognome, data di nascita, codice fiscale. Mandata.
Giovedì pomeriggio ancora nessuna notizia. Al centralino mi vengono dati ben 11 numeri diversi dei quali uno solo risponde... La signorina gentilmente di dice: "I Morelli so’ tanti, il pdf nun è ancora arrivato, ancora nun se sa gniete". Dopo 4 giorni sono ancora in isolamento senza notizia. Ma come funziona questa Italia??? Non sarebbero dovuti essere tempestivi? Comunicare immediatamente l’esito?».