L'appello dei City Angels di Bergamo: «Aiutateci ad aiutare! Abbiamo bisogno di voi»
I contributi raccolti serviranno a finanziare l'acquisto di un’unità mobile che verrà utilizzata nella distribuzione di cibo, vestiti e coperte alle persone in condizione di fragilità
«Aiutateci ad aiutare! Abbiamo bisogno di voi!». È l’appello lanciato dai City Angels, realtà di volontariato di strada presente a Bergamo dal 2014 e in Italia dal 1994 e che, attualmente, conta 45 volontari sul territorio cittadino. Gli effetti economici dovuti al lockdown si sono fatti sentire, specialmente nella nostra provincia, e per poter continuare ad assistere quanti ne hanno bisogno l’associazione ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma gofundme (QUI il link per contribuire con una donazione).
L’obiettivo è quello di acquistare un’unità mobile allo scopo di «effettuare distribuzione di cibo, vestiario e coperte in ambienti considerati più sicuri rispetto alla nostra sede e trasportando un maggior quantitativo di materiale rispetto agli zaini con cui solitamente usciamo – si legge nel testo della raccolta fondi -. Poter raggiungere in maniera più capillare le aree della città di Bergamo e dell’hinterland dove sono segnalate persone in stato di bisogno; poter organizzare meglio le attività rivolte alle persone bisognose».
Un’importante finalità dell’associazione è infatti legata proprio al supporto delle persone più deboli o in condizione di fragilità, principalmente senzatetto, mediante la distribuzione di cibo, bevande, vestiti e coperte. «La nostra attività non si è mai fermata – spiegano i City Angels - nemmeno durante il lockdown, dove abbiamo variato i nostri servizi per essere più vicini a tutta la popolazione mediante spese, fornitura di farmaci, servizi anti assembramenti presso le mense cittadine e presso i parchi. L'acquisto di un mezzo, anche datato e con parecchi km alle spalle, è per noi difficile da un punto di vista economico. Tutte le spese attualmente sostenute per assicurazioni personali e divise viene pagato direttamente da noi e non possiamo permetterci una spesa del genere».