Dieci giorni a suon di casoncelli (e altre prelibatezze bergamasche) all'Edonè
Il menù contempla anche scarpinocc, carni, selvaggina e altro
Tutto fatto a mano, anche perché i casoncelli non prevedono altri tipi di lavorazione. Sono la tradizione, e ogni tradizione che si rispetti ha regole ferree, figurarsi quelle che risalgono alla prima metà del XIX secolo. 1839 per la precisione, data a cui è legata la prima ricetta codificata di questo piatto diventato emblema dei bergamaschi (non bresciani eh) a tavola prima ancora che la polenta fosse anche solo un’ipotesi. La cosa bella è che, a distanza di due secoli dalla loro nascita ufficiale, la casa dei casoncelli a Bergamo diventa uno dei locali più amati dai giovani: l’Edonè. Per il quinto anno, infatti, lo spazio di Redona organizza dal 3 al 13 settembre “Made in BG – Festival del Casoncello”, che contempla anche scarpinocc, carni, selvaggina e altro. Prenotazioni: 3200396245, dalle 14.30 alle 18.30; oppure tramite app Menù MySelf, o sul sito edonebergamo.com.