Da Bergamo a Monastier un coro per dire grazie ai medici che han lottato contro il Covid
Ospite d’eccezione del concerto Roby Facchinetti con il brano "Rinascerò Rinascerai". Sul palco anche le testimonianze degli operatori sanitari, tra questi per l’ospedale Papa Giovanni XXIII il dottor Stefano Fagiuoli e la dottoressa Lauretta Rota
“Rinascerò Rinascerai” di Roby Facchinetti è diventata la canzone simbolo, non soltanto per Bergamo, della capacità di risollevarsi nonostante i lutti e le difficoltà vissute nei mesi più duri dell’epidemia. Per questa ragione il brano, come riporta PrimaTreviso, ha chiuso il concerto in onore del mondo della sanità tenutosi giovedì 3 settembre al Centro Servizi per gli anziani “Villa delle Magnolie” di Monastier.
All’evento, trasmesso in diretta, hanno assistito comodamente seduti nelle loro camere 180 ospiti del Centro, in rappresentanza di tutti i nonni d’Italia, la categoria più fragile e più colpita dal Covid-19, oltre a 400 persone sedute in platea, rigorosamente distanziate e con la mascherina. A Villa delle Magnolie, fortunatamente, il virus non è entrato, ma le rigide norme a cui sono sottoposti gli anziani ospiti delle case di riposo stanno precludendo loro una vita sociale fatta di amici e parenti, essendo ancora costretti ad incontrarli divisori in plexiglass o dalle finestre.
Il concerto, organizzato da Sogedin di Monastier, è stato fortemente voluto da Gabriele Geretto, amministratore delegato della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier, e dalle altre realtà del gruppo del presidente Massimo Calvani: il Centro servizi “Villa delle Magnolie”, il micronido “la Casa sull’Albero” e il park Hotel “Villa Fiorita” di Sogedin Hotel di Monastier. Sul palco, oltre a Roby Facchinetti, si sono esibiti il maestro Vittorio Matteucci, l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta dal Maestro Diego Basso e il tenore Luca Minelli.
L’appuntamento è stato arricchito dalle commoventi testimonianze degli operatori sanitari dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, del Ca’ Foncello di Treviso, dell’ospedale Covid di Jesolo e da quelli del presidio Giovanni XXIII di Monastier. Due complessi ospedalieri, quelli di Monastier e Bergamo, contraddistinti da destini diversi: nella Bergamasca il Covid-19 ha lasciato un segno indelebile, a Monastier il virus è stato arginato garantendo alla struttura sanitaria di essere considerata Covid free.
In rappresentanza dell’ospedale di Bergamo sono intervenuti il dottor Stefano Fagiuoli, direttore del Dipartimento di Medicina, e la dottoressa Lauretta Rota, responsabile del Dipartimento Emergenza Urgenza e Area Critica. Un “gemellaggio in musica”, quindi, con artisti che sul palco hanno interpretato brani come Poeta, Domani, Pierre, Uomini Soli, Le Cattedrali, Mi Mancherai, Caruso ma anche il Nessun Dorma, ai quali hanno fatto da sfondo prima le immagini drammatiche delle terapie intensive e dei camion militari che trasportavano le vittime in attesa di cremazione, poi le immagini di gioia d gli applausi che hanno caratterizzato la fine dell’emergenza.