Il Comune pensa al futuro, ma per i residenti l'Oasi Verde di Seriate è tutt'altro che... un'oasi
L'Amministrazione ha lanciato un questionario per poi redigere il nuovo bando del chiosco, ma i cittadini si lamentano: «Vociare continuo dei clienti, i gestori sembrano quasi incoraggiare. Servono interventi strutturali»
di Federico Rota
«Com’è l’Oasi verde che vorresti?». È il quesito che il Comune di Seriate ha lanciato attraverso un questionario online ai residenti, allo scopo di raccogliere suggerimenti da parte delle persone che frequentano abitualmente il parco in vista della stesura del nuovo bando di gestione del chiosco, che scadrà l’anno prossimo. «Il parco, insieme al cineteatro Gavazzeni, alla piscina e al centro sportivo, incrementerà l’offerta dei servizi dedicati al tempo libero, al relax, allo sport e allo svago - sottolinea il sindaco Cristian Vezzoli -. È importante che quante più persone rispondano al questionario per consentirci di scegliere i servizi necessari e più richiesti, per ridisegnare quest’area della città a dimensione delle famiglie».
Tuttavia, questa potenziale funzione del chiosco ha creato qualche perplessità nei residenti delle vie adiacenti al parco, preoccupati dei possibili disagi che potrebbero derivare dalla presenza di giovani nella zona, specialmente a tarda sera. Per questa ragione, una trentina di abitanti hanno deciso di rivolgersi al primo cittadino, chiedendo un incontro per poter discutere della situazione relativa alla gestione dell’area.
«Più di una volta, anche nel recente passato, ha ricevuto segnalazioni inviate individualmente da qualcuno di noi, così come le hanno ricevute i carabinieri, riguardanti il mancato rispetto del nostro diritto alla quiete nelle ore notturne - si legge nella lettera indirizzata al Comune -. Non possiamo non segnalare che da quest’anno la situazione, se possibile, è ulteriormente peggiorata in coincidenza con la nuova gestione del bar-pizzeria: schiamazzi e vociare continuo da parte dei clienti che i gestori sembrano non solo non voler controllare ma addirittura incoraggiare».
A titolo di esempio i residenti citano un episodio che si è verificato lo scorso 31 luglio, quando all’esterno del chiosco era stato allestito un banco per la mescita della birra e la gente si era intrattenuta fin oltre le 2 del mattino; oppure l’installazione di uno schermo televisivo per assistere alle partite di calcio. Da qui la richiesta di discutere delle «possibili soluzioni a problemi che non si esauriscono con le responsabilità di chi, legittimamente, esercita un’attività commerciale, ma che riguardano, più in generale, l’ordine pubblico e che devono essere risolti con interventi strutturali». Tra questi: la recinzione del Parco, con apertura e chiusura controllata degli accessi; interventi di videosorveglianza; controlli sul transito e la sosta lungo via Lazzaretto...