di Fabio Gennari
L’anno scorso Muriel e Malinovskyi, quest’anno Miranchuk e Lammers. Il tutto, con Zapata e Gomez già a Zingonia e Ilicic che avrà tutto il tempo di tornare quello dei giorni migliori e poi diventare un jolly di lusso. Il reparto avanzato più forte del campionato (98 gol segnati in 38 partite) è stato ampliato nel giro di due settimane scarse di mercato con la classe e la tecnica del numero 59 russo e (in attesa dell’annuncio ufficiale) i centimetri e la capacità di fare gioco (e gol) del classe 1997 olandese.
In particolare, l’arrivo di Lammers è la dimostrazione di come i dirigenti della Dea non buttino nomi a caso dentro al gruppo tanto per seguire l’onda delle voci di mercato, ma cerchino di completare la rosa con caratteristiche e doti specifiche. Muriel non è un vice Zapata, spalle alla porta non fa il gioco del compagno, ed è per questo che l’arrivo di Lammers mette a disposizione di Gasperini una carta in più molto preziosa. Quando Zapata sta bene, gioca praticamente sempre; ma un giovane di prospettiva con voglia di crescere alle sue spalle può essere la scelta giusta per il presente e per il futuro.