Premio Ermanno Olmi, in giuria c’è Claudio Santamaria
Concorso per il miglior cortometraggio. La scadenza per l'invio dei film è fissata al 30 ottobre
Sarà composta da Claudio Santamaria (attore), Angelo Signorelli (direttore artistico di Bergamo Film Meeting), Barbara Rossi (critico cinematografico), Monica Corbani (insegnante e traduttirce) e Maria Grazia Recanati (storica dell'arte) la giuria della seconda edizione del Premio Ermanno Olmi, destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi. Il Premio, rivolto ad autori che non abbiano superato 30 anni di età, prevede 3 riconoscimenti in denaro (1.200, 500 e 300 euro) - messi a disposizione dall’Associazione Bergamo Film Meeting Onlus - e una menzione speciale all’opera più significativa inerente il tema del rapporto tra uomo e natura con l’obiettivo di porre attenzione a esperienze di recupero di antichi mestieri e tradizioni lavorative cadute in disuso o poco diffuse.
Massimo 15 minuti. Il termine massimo per inviare i film, a cui possono partecipare opere della durata massima di 15 minuti, di finzione, documentarie o d’animazione prodotte nel 2019 e nel 2020 è fissato al 30 ottobre 2020. (Info e iscrizioni: www.premioolmi.it).
La cerimonia. La proclamazione dei vincitori si terrà giovedì 10 dicembre all’Auditorium di Piazza della Libertà. Durante la serata, a ingresso gratuito, saranno proiettate le 3 opere finaliste del concorso e si omaggerà Ermanno Olmi con il film “Torneranno i prati” (2014), storia intima ambientata in una trincea durante la Grande Guerra, ultimo lavoro a soggetto del regista, con lo stesso Santamaria nel cast. Qualora alla data indicata ci fossero in atto misure di contenimento dovute all’emergenza sanitaria Covid-19, la cerimonia di premiazione e la proiezione dei film finalisti saranno trasmesse on line, su piattaforma streaming dedicata.
«Centralità dei giovani». Così dichiara l'assessore alla cultura Nadia Ghisalberti: «Parte la seconda edizione del Premio Ermanno Olmi e per noi è un significativo simbolo del ruolo della cultura nella ripresa, mettendo in campo tematiche quanto mai attuali di questi tempi. Per prima cosa la centralità dei giovani: l’occasione di offrire loro un palcoscenico sul quale mettere in mostra la propria creatività, dopo il terribile periodo di lockdown che ha inevitabilmente stroncato tutte le occasioni di visibilità. La menzione speciale destinata ai cortometraggi capaci di raccontare antichi mestieri caduti in disuso è una novità di quest’anno, con l’obiettivo di indagare quel rapporto tra uomo e natura sul quale in questi giorni ci siamo molto interrogati, sperando di riuscire a far luce sulle più innovative e opportune modalità di interazione dell'uomo sul paesaggio e sull’ambiente, un riconoscimento che – immaginiamo – Olmi avrebbe particolarmente apprezzato. Il premio, infine, è una iniziativa di respiro internazionale, che porta a Bergamo visioni da tante parti del mondo, nella speranza di poter presto tornare a visitarli, quei mondi, con i nostri occhi». Il Premio Ermanno Olmi è promosso dal Comune di Bergamo, con il supporto organizzativo di Fic – Federazione Italiana Cineforum e la collaborazione di Bergamo Film Meeting Onlus.