L'editoriale di Xavier Jacobelli

L'irresistibile salto in alto di una Dea da scudetto

L'irresistibile salto in alto di una Dea da scudetto
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di Xavier Jacobelli

Dove eravamo rimasti? In calce a Toro-Atalanta 2-4, avevamo scritto: «Questa Atalanta è più forte di prima e ha tutto il diritto di sognare in grande». Passano quattro giorni, la Dea si presenta all’Olimpico in casa della Lazio e vince per 4-1, fulminando la squadra di Simone Inzaghi con un primo tempo da calcio spettacolo e una ripresa degna di una squadra che possa battersi per lo scudetto.

È, questa, la parola proibita alle orecchie di Gasperini che, sul tema, sornionamente dice e non dice. Ma, citandolo testualmente, egli ha affermato: «Ognuno può dire ciò che crede giusto, l’importante è non vengano stravolti i concetti da me espressi. Oggi Juve, Inter e, forse il Napoli possono parlare di scudetto. Noi cercheremo di fare il massimo delle nostre possibilità. Poi, se gli altri ci considerano in lotta per il titolo, va bene».

Va benissimo, caro Gasp, memore del 3-3 dell’anno scorso che alla fine del primo tempo era uno 0-3. E allora ecco Gosens, Hateboer, Gomez uno sontuoso, Gomez due divino, degno della nomea di geniale tuttocampista: e questo sempre senza Ilicic, Gollini, Miranchuk; cambiando inizialmente la formazione per quattro undicesimi rispetto a Torino; schierando una sola punta di ruolo, con Pasalic e Malinovskyi alle spalle di Zapata; de Roon, migliore in campo sabato scorso, a rifiatare in panchina prima di entrare nela ripresa. E ancora: escono Gomez e Zapata, entrano Muriel e Lammers, debutta Romero e non c’è una sbavatura.

Nel frattempo, a seicento chilometri da Roma, Sartori chiude per Depaoli, che arriva subito dalla Samp poiché Piccini ha bisogno di tempo per recuperare e quindi guai a non colmare subito la lacuna. Due titolari per ogni ruolo, un mercato che brucia sul tempo la concorrenza, la consapevolezza di avere raggiunto una dimensione europea. Il sorteggio è qui e Gasp si augura di trovare subito una Grande per rivedere l’effetto che fa dopo essersi misurato con il City e con il Psg nella stagione scorsa e sappiamo com’è andata a finire.

Nei giorni scorsi, all’esterno dell’impianto di Viale Giulio Cesare, è stata installata la scritta Gewiss Stadium. È il nostro teatro dei sogni. Per non dire di ciò che questa Dea fa in trasferta. Con Gasp che va in tv dopo il poker alla Lazio e dice: «Ora sono molto fiducioso sul recupero di Ilicic, da domenica Josip ha cominciato ad allenarsi con la squadra».

Vai così, Gian Piero. E non avere paura di volare.

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