Varato il nuovo regolamento per la concessione degli orti a Bergamo
Riclassificazione dei terreni, priorità ai giovani e rinnovo della concessione per un massimo di tre anni: queste le principali novità introdotte da Palazzo Frizzoni
Riclassificazione degli orti in tre tipologie, priorità ai giovani nell’assegnazione dei terreni in caso di parità del punteggio e rinnovo della concessione su richiesta dell’assegnatario per un massimo di tre anni. Sono queste le principali novità contenute nel regolamento per la concessione degli orti su terreni di proprietà comunale, recentemente approvato in Consiglio comunale. In primis, Palazzo Frizzoni ha rimodulato la classificazione degli orti identificandone tre tipologie:
- Gli orti urbani, ossia quelli presenti all’interno del tessuto urbano o di parchi, giardini e aree verdi che vengono assegnati a singoli cittadini con l’obiettivo di favorire l’aggregazione sociale oppure un sostegno alle categorie sociali più fragili
- Gli orti collettivi, ossia quelli destinati alle associazioni senza scopo di lucro che consentono, anche a chi non ha sufficienti conoscenze tecniche, di beneficiare sia delle conoscenze e delle relazioni che si instaurano con altre persone, sia dei prodotti del lavoro collettivo
- Gli orti didattici, ossia quelle aree verdi poste all’esterno delle scuole o all’interno dei giardini scolastici e destinati alla formazione di studenti a pratiche ambientali sostenibili
La seconda novità introdotta riguarda i criteri di assegnazione degli orti urbani: in caso di parità di punteggio nella graduatoria, infatti, verrà data la precedenza alla persona più giovane che ne ha fatto richiesta. Inoltre, saranno agevolate le famiglie numerose, quelle con difficoltà economiche e, per quanto riguarda le associazioni, quelle con il numero maggiore di iscritti e di legami con altre realtà del territorio. In generale, i requisiti sono: età non inferiore ai anni 18; capacità di contrattare con la pubblica amministrazione ai sensi delle norme vigenti; assunzione dell’impegno di coltivare personalmente l’orto assegnato con finalità benefiche, di autoconsumo e senza fine di lucro. Qualora si violasse l’impegno a non perseguire finalità di lucro (anche in caso di singolo episodio) la concessione sarà revocata.
Infine, l’Amministrazione comunale concederà l’orto urbano per un periodo di massimo di 3 anni; periodo che potrà essere rinnovato per ulteriori 3 anni ma su richiesta dell’assegnatario poiché il tacito rinnovo non è ammesso. Il canone annuo da versare per la copertura delle spese di acqua e di pubblica illuminazione è di 50 euro.
«Avere cura della propria città ed essere cittadini attivi significa anche prendersi cura degli spazi verdi urbani rendendoli produttivi, non solo da un punto di vista alimentare, ma anche sociale – commenta l’assessore al verde urbano Marzia Marchesi –.Gli orti rappresentano un’opportunità per coinvolgere cittadini, associazioni e istituzioni in un progetto corale di educazione civica e ambientale dove il “fare insieme” fa bene al benessere psico-fisico individuale, all’inclusione sociale e, contemporaneamente, allo sviluppo di un’economia di filiera corta e sostenibile».