Strapotere British

Prima il Manchester City, ora il Liverpool: con le big inglesi la batosta è dietro l'angolo

L'anno scorso contro la formazione di Guardiola e ieri contro quella di Klopp la Dea ci ha provato. Ma contro questi, a viso aperto, non ci puoi giocare

Prima il Manchester City, ora il Liverpool: con le big inglesi la batosta è dietro l'angolo
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di Fabio Gennari

Ci sono molte similitudini tra la gara persa all'Ethiad Stadium di Manchester dell'anno scorso e la pesante sconfitta di ieri sera a Bergamo contro il Liverpool. L'Atalanta di Gasperini non ha brillato in nessuna delle due occasioni e nonostante a casa di Guardiola i nerazzurri fossero passati in vantaggio con Malinovskyi, la sensazione a fine gara era la stessa: in queste situazioni, contro queste grandi squadre, la Dea non riesce a reggere il confronto.

Ci sono motivi per essere comunque fiduciosi, dagli errori si può certamente imparare, ma se da un lato va applaudito il coraggio di aver provato comunque ad affrontare rivali nettamente più forti con la stessa idea di calcio, dall'altra bisogna essere molto onesti e dire che tra la miglior espressione d'attacco del calcio italiano (l'Atalanta) e le big di Premier League, in questo momento, non c'è partita. Poi le gare si possono anche raddrizzare, certamente ci sono possibilità di fare meglio, ma uno contro uno, a tutto campo, contro giocatori di tale livello diventa un problema troppo grande per uscirne con un risultato positivo.

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