Zona rossa mai chiesta per iscritto dal sindaco. E ad Alzano scoppia la polemica
"Alzano Viva" avrebbe voluto informare i cittadini con un articolo sul giornalino comunale, che però non è stato pubblicato. Il sindaco ha replicato che la richiesta della zona rossa era stata avanzata a voce e che sembrava già tutto pronto
È polemica ad Alzano Lombardo. Sotto accusa è il Comune, reo secondo il gruppo di minoranza Alzano Viva di non aver messo nero su bianco alcuna richiesta rivolta a Prefetto, Regione o Governo per l’istituzione di una zona rossa. La notizia è stata diffusa da Corriere Bergamo, ma avrebbero desiderato informare i residenti del paese gli stessi consiglieri d’opposizione, attraverso le pagine del giornalino comunale “Alzano informa” in via di distribuzione in questi giorni. Il loro articolo però non è stato pubblicato, nonostante sia stato riscritto tre volte, così come la risposta che il sindaco Camillo Bertocchi ha fornita alla minoranza.
La ragione della mancata pubblicazione, secondo quanto dichiarato al quotidiano cittadino da Carlo Baruffi, editore e direttore responsabile di “Alzano informa” è che l’articolo era diffamatorio e che in trent’anni di pubblicazioni solo in un’altra occasione era avvenuto qualcosa di simile. Nel merito è intervenuta anche l’avvocato Consuelo Locati, a cui si era rivolta la forza di opposizione, evidenziando come il documento dimostri che «nessuno ha avuto il coraggio di prendere decisioni importanti a tutela della vita».
Dal canto suo, il sindaco Bertocchi ha risposto che non c’è una richiesta scritta sulla zona rossa in quanto le interlocuzioni tra le istituzioni erano continue e la richiesta era stata avanzata a voce parlando con le autorità. D’altra parte in provincia era già stato richiamato un gran numero di militari per cinturare i comuni della Bassa Val Seriana. A suo parere questa polemica, quindi, non sarebbe altro che un tentativo di visibilità da parte della minoranza.