Rapina la sala giochi "Admiral" travestito da motociclista: in manette 43enne e il complice
Il colpo era stato messo a segno il 6 agosto scorso, intorno alle 2.30 del mattino, in via Fratelli Calvi. Ieri, martedì 3 novembre, la Squadra mobile di Bergamo, con la collaborazione del Commissariato di Formia, ha arrestato i pregiudicati T. L., classe 1977, e S. E., classe 1975, ritenuti essere gli autori del colpo
Aveva fatto irruzione nella sala giochi travestito da motociclista, casco in testa, occhiali da sole e mascherina anti-covid a coprire il volto, minacciando la cassiera con una pistola. Quindi, dopo essersi impossessato di 1.161 euro in contanti, il ladro era fuggito. Il colpo era stato messo a segno il 6 agosto scorso, intorno alle 2.30 del mattino, alla sala giochi “Admiral” in via Fratelli Calvi, a Bergamo. Ieri però, martedì 3 novembre, il personale della Squadra mobile della Questura di Bergamo, con la collaborazione del Commissariato di Formia, ha arrestato i pregiudicati T. L., classe 1977, e S. E., classe 1975, ritenuti essere gli autori della rapina.
Gli uomini della sezione Antirapine, grazie all’analisi dei filmati interni ed esterni alla sala-giochi, alle dichiarazioni raccolte dai testimoni e al modus operandi, hanno ipotizzato che il rapinatore potesse essere un assiduo frequentatore del negozio. Un’intuizione che ha messo gli inquirenti sulla strada giusta. Nel corso della perquisizione dell’abitazione di T. L., infatti, sono stati trovati il casco, la pistola (rivelatasi un giocattolo), e gli abiti utilizzati dall’uomo durante la rapina. Le indagini hanno anche appurato che il 43enne quella notte era rimasto nella sala giochi a lungo, salvo poi allontanarsi, cambiarsi d’abito e tornare sul posto per mettere in atto il colpo insieme a un complice, S. E., a bordo di una Seat Leon utilizzata nella fuga.
Nel veicolo, intestato a S. E., ritrovato dagli uomini della Squadra Mobile nelle vicinanze di un’officina bergamasca, sono stati infatti trovati gli occhiali da sole e la mascherina anti-covid, utilizzate durante la rapina. Nel corso degli accertamenti svolti dalla Polizia è emerso che anche il complice quella notte era rimasto a giocare a lungo nella sala giochi e che tra i due c’erano state diverse telefonate poche ore prima del colpo.
Nei confronti dei due uomini il Gip del Tribunale di Bergamo ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. S. E è stato rintracciando nella propria abitazione, mentre T. L. è stato arrestato in località Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina, dove era fuggito nel tentativo di far perdere le proprie tracce.