Anziana di 88 anni mangia per sbaglio un'amanita falloide. Salva grazie alle cure
La donna, residente a Valbrembo, aveva mangiato il fungo insieme alla sua badante. Entrambe ora stanno bene
L’amanita falloide è uno dei funghi più pericolosi se mangiati a causa della sua tossicità elevata. Solo il 5 per cento delle persone che lo hanno ingerito sono sopravvissute e hanno potuto raccontarlo. Tra queste vi è anche una donna di 88 anni residente a Valbrembo, che è guarita dopo 13 giorni di lotta contro il veleno del fungo.
L’anziana era rimasta intossicata insieme alla sua badante. Quest’ultima era uscita per raccogliere qualche fungo nella zona e, dopo aver raccolto per sbaglio anche l’amanita falloide, aveva cucinato un piatto per entrambe. Le donne sono state curate dai medici del Policlinico di Ponte San Pietro, che si sono dimostrati estremamente prudenti circa il quadro clinico delle pazienti. La terapia a base di carboni attivi ha però funzionato e il sangue delle due pazienti, dopo quattro giorni di trattamento, ha iniziato a purificarsi tanto che è come se non avessero mai ingerito alcun veleno. Una storia a lieto fine, anche se l’anziana signora dovrà osservare un breve periodo di riabilitazione.