Manifestazione dei bus turistici: parcheggiati a forma di cuore a Leolandia
Messaggio di solidarietà e speranza rivolto a tutta l’Italia: raduno di pullman in rappresentanza delle imprese di Bergamo e della Lombardia
Un cuore immenso: così si presentava dall’alto questa mattina, martedì 17 novembre, il parco a tema Leolandia, che accoglie ogni anno più di un milione di visitatori e che attualmente è chiuso in ottemperanza alle norme per il contenimento del contagio. Dalle 7.30, infatti, l’enorme parcheggio ai confini del parco si è animato con una pacifica invasione di pullman gran turismo da 12 metri, 86 in tutto, in rappresentanza delle imprese di bus turistici di Bergamo e della Lombardia. Nell’arco di 2 ore, sotto un’attenta regia, gli autisti hanno posizionato i loro mezzi in modo tale da formare un cuore che ha raggiunto dimensioni record, occupando quasi l’intero parcheggio: 60 metri di larghezza per oltre 100 metri di lunghezza.
L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Bergamo, ha offerto uno spettacolo emozionante ripreso dall’alto, reso ancora più suggestivo dalla vicinanza di Minitalia. Un’immagine di impatto, per veicolare un messaggio di amore e di speranza che parte dal primo epicentro dell’epidemia e si diffonde idealmente in tutto il Paese. Un omaggio da parte di Leolandia e della categoria dei bus turistici in segno di vicinanza e di solidarietà alle famiglie che hanno perso i loro cari e proprio in questi giorni sono alle prese con i sacrifici imposti da nuove misure restrittive. «Anche se per motivi diversi – dichiara il presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia, Giuseppe Ira – tanto il settore dei parchi divertimento quanto quello dei bus turistici sono stati fortemente penalizzati da questa crisi e sono stati spesso dimenticati dalle istituzioni, che non hanno previsto adeguate misure di sostegno e ristoro. Il risultato è che in entrambi i comparti le perdite arrivano all’80% del fatturato. Il nostro messaggio di speranza è quindi rivolto anche a tutti gli imprenditori e ai lavoratori che, dopo anni di impegno e di passione, hanno visto crollare i propri ricavi, con l’augurio che si possa tornare presto alla serenità. Una serenità che dipenderà anche e soprattutto dalle risposte concrete che il Governo saprà dare al sistema produttivo del Paese».