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7 spunti per evitare di sentirsi tagliati fuori dal mondiale

7 spunti per evitare di sentirsi tagliati fuori dal mondiale
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In tempi di Mondiali, anche in assenza dei Nostri, occorre farsi una cultura calcistica. Almeno di base. Chi non è un fan sfegatato dovrà diventarlo. In fin dei conti tutti guardano le partite: tifosi e non, patriottici e non, fedeli e non, curiosi e non. Ma come fare per continuare a essere coinvolti nell'atmosfera di Brasile 2014?

Ecco una serie di spunti utili per evitare di essere outsider nella fase calda del Mondiale. O almeno far finta.

Con la creatività home made.

Alex è un trentenne inglese che ha provato più volte a completare l’album di figurine Panini senza mai riuscirvi. Per Brasile 2014 l’impresa titanica equivale a raccogliere 639 differenti figurine e, fatta una rapida stima dei costi da affrontare, la spesa si aggira sulle 450 sterline. Dopo aver cercato e trovato un album vuoto, Alex si è rimboccato le maniche e ha deciso di disegnare una a una le figurine, pubblicando poi il risultato su un blog intitolato Panini Cheapskates, dove cheapskates sta per tirchi. Un invito alla creatività.

panini_cheapskates

 

Appassionarsi alle coppe di tutto il Mondo.

Ma se invece del Campionato del Mondo dovessimo giocarcela su altri fronti? Il quotidiano inglese Wall Street Journal prende spunto dal classico tabellone da coppa calcistica per mostrare in maniera efficace indici e statistiche, mettendo a confronto diretto le 32 squadre che si sono qualificate alla fase finale dei mondiali. L’infografica si intitola “The cup of everything else” e inizia con i dati più “calcistici” — squadra più alta, squadra più bassa, più giovane, più vecchia — per poi passare al numero di Starbucks o di McDonald pro capite. E scopriamo che in Nigeria si sfornano bambini a iosa, mentre il tasso di crescita della popolazione più basso ovviamente ce l’abbiamo noi, che battiamo in finale la Germania. Se vuoi comprare la benzina a poco prezzo devi andare in Algeria. I russi hanno più di un cellulare a testa; qua ce la battiamo ma veniamo sconfitti in semifinale proprio da loro. Vergognosamente, in quanto a numero di turisti in arrivo, non superiamo i quarti di finale; vince la Francia, ma ci batte persino la Spagna. I più ciccioni sono gli americani e i più magrolini i giapponesi, che non a caso sono pure quelli che mangiano più pesce e che hanno l’aspettativa di vita più alta, campo dove un tempo davamo filo da torcere a tutti ma che ora ci vede battuti dagli sparuti australiani ai quarti.

 

Darsi alla lettura.

Ecco che fisica e matematica spiegano finalmente cosa accade, e perché accade, sul rettangolo di gioco. I segreti del calcio svelati con la fisica di Nicola Ludwig e Gianbruno Guerrerio, nel libro “La scienza nel pallone”. (Zanichelli): un racconto costruito su numeri legati al mondo del calcio, ma diversi da quelli che riempiono i quotidiani sportivi; numeri che comunque determinano prodezze, sofferenze, vittorie e sconfitte. Ancora numeri, ma di altro tipo. Meraviglie, segreti e stranezze del calcio mondiale di Simon Kuper e Stefan Szymanski (Isbn edizioni) in Calcionomica. La soccernomics è una nuova e interessante disciplina nella quale il calcio si misura in bonus, target, capacità manageriali e, soprattutto, denaro. Si capisce così quanto, più della qualità dei calciatori, siano altre le questioni predominanti nel calcio attuale, scoprendo aspetti sorprendenti che disegnano una nuova geografia del calcio mondiale.

Una lezione di pillole cult.

Vi siete persi le edizioni precedenti dei Mondiali? Si possono rispolverare le vecchie glorie con brevissime animazioni di 5 secondi che raccontano alcuni momenti salienti/leggendari nella storia della coppa del mondo (mano de dios, rigore di Baggio nel ’94 e testata di Zidane comprese). I filmati sono stati realizzati da artisti di tutto il mondo e sono frutto della collaborazione tra la webzine inglese It’s Nice That e dal suo studio creativo INT Works.

http://f-i-v-e-s.co.uk/zidane-headbutt-by-rajeev-basu-and-b-b-vandals

http://f-i-v-e-s.co.uk/baggio-s-penalty-by-sarah-mazzetti

All you need is ball (tutti hanno bisogno del pallone).

Boston.com raccoglie 20 scatti di altrettanti fotografi dell’agenzia Reuters che raccontano come nel calcio, tutto sommato, bastino due pali e una palla, non importa cosa ci sia attorno: povertà, guerre, il nulla.

Foto 1 di 4

Porta in Nepal

Foto 2 di 4

Prta speciale in Olanda

Foto 3 di 4

Porta in Mexico

Foto 4 di 4

Porta in Somalia

Fare il giro del mondo, in miniatura.

Non ci sono solo l’azzurro dell’Italia, il giallo del Brasile e il rosso della Spagna. A fare da cornice alla tifoseria per i Mondiali del Brasile ora partecipa anche la Nasa, che regala alla competizione una serie di coloratissimi scatti, intitolata Nasa goes to the World Cup 2014 dove ciascuno dei paesi partecipanti viene celebrato con le inquadrature, le luci, i pattern visibili dai satelliti o dagli astronauti nello Spazio.

L'Algeria vista dalla Nasa

Rivedere i "classici" del pallone.

Eccezzziunale... Veramente (1982) di Carlo Vanzina con Diego Abatantuono. In questa lista non potevano mancare le nostre folkloristiche commedie, questo è il film per ridere, guardando il calcio dagli occhi dei tifosi più pazzi in giro per l'Italia, tutti egregiamente interpretati da Abatantuono.

Una menzione è d’obbligo per L'Allenatore nel Pallone (1984) di Sergio Martino con Lino Banfi. Chi non conosce, profani inclusi, Oronzo Canà?

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