la conferenza stampa dell'Iss

Confermata la flessione dei contagi, ma i numeri restano alti. A Natale servirà prudenza

Si dovranno evitare tutte le occasioni di aggregazione e gli assembramenti. Resta elevato il dato giornaliero riferito alle vittime, l’ultimo che calerà. L’età mediana dei casi di Covid in Italia si attesta intorno a 48 anni, mentre l’età media nelle vittime è di oltre 80 anni

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La flessione della curva epidemiologica può portare a un effetto di rilassamento e a facili ottimismi. Tuttavia «i numeri restano importanti» anche nella nostra provincia, come sottolineato ieri, venerdì 27 novembre, dal direttore generale dell’Ats di Bergamo Massimo Giupponi. Un concetto che è stato ribadito questa mattina nel corso della conferenza stampa indetta dall’istituto superiore di Sanità al Ministero della Salute.

«Tutte le Regioni, eccetto due o tre, restano ancora a rischio alto», ha evidenziato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. La curva dei contagi è ancora alta, così come resta elevato il numero di nuovi casi quotidiani. Per questa ragione anche durante le festività Natalizie si dovranno evitare tutte le occasioni di aggregazione e gli assembramenti. Ad ogni modo la curva dei contagi è in calo e anche quella dell’occupazione dei posti letto in area medica «va verso l’appiattimento – ha spiegato Brusaferro -. L’inversione di tendenza si osserva con l’abbassamento dell’Rt».

Resta elevato il dato giornaliero riferito alle vittime, l’ultimo che di cui osserveremo un calo. L’età mediana dei casi di Covid in Italia si attesta intorno a 48 anni, mentre l’età media nelle vittime è di oltre 80 anni. In vista del Natale sarà fondamentale mantenere un atteggiamento rigoroso e votato alla prudenza. Impossibili quindi, almeno secondo il giudizio dei tecnici, spostamenti di massa tra regioni, riunioni familiari e i classici cenoni.

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