A Bergamo il premio “La Città per il verde” per la riqualificazione del giardino di via Mascagni
L'area verde, nel quartiere di Longuelo, era soggetta a frequenti allagamenti. Il progetto aveva il duplice obiettivo di risolvere la criticità, riqualificando l’aspetto paesaggistico-naturalistico e favorendo la fruibilità del giardino per i residenti
Il Comune di Bergamo si è aggiudicato giovedì (26 novembre) il premio “La Città per il verde” grazie al progetto che ha interessato l’area verde di via Mascagni, nel quartiere di Longuelo, il quale aveva il duplice obiettivo di risolvere le criticità di una zona soggetta agli allagamenti, riqualificandone l’aspetto paesaggistico-naturalistico e incrementandone la fruibilità per i residenti. Nello specifico il concorso è stato istituito nel 2000 dalla casa editrice Il Verde Editoriale di Milano, allo scopo di dare visibilità a tutti quegli interventi in cui gli spazi aperti di nuova realizzazione, o le trasformazioni urbanistiche dei quartieri industriali, hanno reso migliore la qualità di vita delle città. «Sono molto contenta di questo riconoscimento – commenta l’assessore al verde pubblico Marzia Marchesi - che premia il Comune di Bergamo per un intervento progettuale partito a febbraio del 2019, durante il precedente mandato. L’area verde di Via Mascagni è infatti un luogo esposto al rischio di allagamenti, così come buona parte del quartiere».
«Il problema del governo delle acque meteoriche in ambito urbano, sempre più impellente visti i cambiamenti climatici in corso, viene risolto con idonee tecniche di sistemazione del terreno realizzate inserendole in un disegno unitario di riqualificazione indentitaria di uno spazio anonimo della periferia cittadina – si legge nella motivazione del premio -. L’intervento unisce la soluzione di problematiche legate alla criticità idraulica a opere di riqualificazione urbana con l’impegno di arredi che completano l’inserimento nell’ambiente. Oculata la scelta, data la vicinanza di due scuole di spazi per il gioco, la sosta, lo studio e per piccole feste. Le piante usate sono un misto di entità ornamentali e autoctone che offrono una tavolozza di colori varie e gradevole».
«Per porre rimedio a tutte le criticità è stata costruita una vasca di laminazione interrata, a celle modulari e componibili, capaci di creare un volume di accumulo e al tempo stesso di disperdere le acque raccolte nel sottosuolo – spiega Dario Fumagalli di TETHYS, società che ha gestito la progettazione e la direzione dei lavori -. Il giardino è stato dotato di un “rain garden” al di sotto dell’area gioco, ossia di una superficie naturale capace di infiltrare e accumulare le acque piovane». La riqualificazione è stata completata con la realizzazione di una nuova piazza di forma ovale contornata da panche su due livelli per creare un piccolo anfiteatro. Sono anche stati posati al di sotto di nuove pergole alcuni tavoli e ultimata l’area gioco, con l’utilizzo di soli tronchi di legno naturale di robinia. Infine, sono state posate oltre 900 specie vegetali che, grazie alle fioriture, contribuiscono ad incrementare la qualità estetica e naturalistica dell’area.