Il flop della campagna vaccinale di Regione Lombardia nell’anno in cui più di ogni altro sarebbe stato necessario che si vaccinasse il maggior numero possibile di lombardi è sotto gli occhi di tutti. Ciononostante i vertici regionali continuano a difendere le scelte compiute, a partire dall’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, vero e proprio parafulmine di tutte le critiche piovute addosso al Pirellone per la gestione dell’emergenza sanitaria.
Questa mattina (mercoledì 9 dicembre) l’assessore, ospite della trasmissione L’Aria che Tira su La7, ha infatti spiegato che Regione Lombardia ha acquistato un numero di dosi vaccinali in linea con le altre regioni italiane e che i ritardi siano dovuti alla forte richiesta e a problemi nella consegna. Peccato però che «la Lombardia ha il doppio della popolazione delle altre regioni», attacca il consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta.

«L’assessore e la giunta non hanno scuse – attacca Carretta -. Sui vaccini anti influenzali hanno fatto un pasticcio dopo l’altro. Dire di aver acquistato 2,5 milioni di dosi e di essere in linea con le altre regioni senza tenere in conto dell’enorme differenza numerica tra popolazioni è ridicolo e irrispettoso nei confronti dei lombardi che quest’anno, l’anno del Covid, non potranno vaccinarsi contro l’influenza. Spero che questi ritardi e mancanze abbiano insegnato qualcosa e, soprattutto, visto che sembra che saranno le Regioni a dover gestire la logistica del vaccino anti-Covid, che la Lombardia si stia organizzando meglio e per tempo».