Il comitato Noi Denunceremo contro Ranieri Guerra: «Vergognosa rappresentazione teatrale»
Il comitato precisa di non aver mai «accusato Ranieri Guerra di avere fatto sparire quel rapporto, quanto piuttosto di avere esercitato pressioni affinchè fosse fatto sparire per un ipotizzabile conflitto d'interessi e per non urtare la sensibilità del Ministro della Sanità»
«Nessuno ha mai accusato Ranieri Guerra di avere fatto sparire quel rapporto, quanto piuttosto di avere esercitato pressioni affinchè fosse fatto sparire per un ipotizzabile conflitto d'interessi e per non urtare la sensibilità del Ministro della Sanità, come testimoniato dalle innumerevoli email di Report». Il rapporto cui fa riferimento il comitato Noi denunceremo, che raccoglie i familiari delle vittime del Covid, è l’ormai celebre studio «An unprecedented challenge – Italy’s first response to Covid-19», pubblicato e rimosso dal sito Organizzazione Mondiale della Sanità nel giro di 24 ore. Un’analisi finita al centro dell’inchiesta condotta dalla Procura di Bergamo, che vuole chiarire eventuali responsabilità nella gestione della prima ondata dell’epidemia.
La precisazione del comitato arriva all’indomani della partecipazione di Ranieri Guerra, oggi direttore vicario dell’Oms ma nel 2017 direttore generale della prevenzione al Ministero della Salute, alla trasmissione Non è l’Arena, in onda su La7, accusato di aver inscenato «una a dir poco vergognosa rappresentazione teatrale – sottolinea Noi Denunceremo in una nota -. Gli va riconosciuta una spiccata capacità dialettica che lo mette nelle condizioni di raccontare spiazzanti nonsense senza che l'interlocutore se ne accorga e che va in giro a raccontare per mezzo stampa, senza contraddittorio, da una settimana a questa parte. Tra queste, che qualcuno lo abbia accusato di aver fatto sparire il rapporto scritto da Francesco Zambon».
Lo stesso Zambon la scorsa settimana si è presentato in Procura per essere ascoltato dai magistrati. Probabile che il colloquio con il procuratore Antonio Chiappani sia ruotato attorno al piano pandemico italiano del 2017 che non sarebbe nient’altro che un semplice copia e incolla di quello del 2006. «Notiamo anche come lo stesso dottor Guerra sia alquanto loquace nello scaricare il barile su chi lo ha preceduto e succeduto, nonostante proprio l'istituzione di cui è vicedirettore stravolga l'approccio alla pandemia nel 2013, con nuove linee guida ad interim, in virtù delle lezioni apprese dalla pandemia H1N1 – aggiunge il comitato Noi Denunceremo -. Non da ultimo, non ci capacitiamo di come possa insistere sul fatto che il piano per la pandemia influenzale doveva essere aggiornato solo a partire dal 2018, dimenticandosi della Decisione UE 1082 del 2013, che trasforma i suggerimenti sugli aggiornamenti del piano pandemico influenzale in obblighi di legge, come ricordato dallo stesso Piano Nazionale per la Prevenzione 2014-2018. Vorremmo, inoltre, che il dottor Guerra ci spieghi per quale motivo non abbia inoltrato all'istituzione di cui è oggi vice-direttore le autovalutazioni sulle core-capacities nel 2014, 2015 e 2017, anni in cui era direttore generale della prevenzione sanitaria in Italia, come espressamente richiesto proprio dall'Oms».