Mentre nelle nostre valli in molti non rinunciano a sfruttare la seconda casa, opportunità resa possibile dal decreto natalizio, la riapertura delle piste da sci il 7 gennaio è a rischio. Il verbale della riunione del Comitato tecnico scientifico (Cts) che si è tenuta il 24 dicembre ha chiuso quasi ogni possibilità a questa prospettiva, visto che le linee guida delle Regioni per evitare il contagi da Coronavirus stono state bocciate. Nel verbale sono state segnalate diverse carenze a cui ancora è necessario dare una risposta prima di riaprire. Gli impianti di risalita infatti hanno «caratteristiche strutturali e di carico tali da poter essere assimilati in tutto e per tutto ai mezzi utilizzati per il trasporto pubblico locale». E per questo motivo «rappresentano un contesto a rischio di aggregazione medio-alto».
Doccia fredda
Sci, riapertura del 7 gennaio a rischio: il Cts boccia le Regioni
Ci sono ancora da rivedere diversi punti per garantire la sicurezza degli impianti di risalita. Nel frattempo, molte seconde case aperte sulle montagne bergamasche