Uno studio brasiliano

Le donne hanno più fiuto (In generale, ma parliamo di olfatto)

Le donne hanno più fiuto (In generale, ma parliamo di olfatto)
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Le donne hanno più fiuto. Niente a che vedere con la percezione di un guaio a distanza o un bell’affare in vista, ma semplicemente una migliore capacità di sentire e discernere odori, profumi e aromi. Ovvero, avrebbero un olfatto più sviluppato rispetto all’uomo, per una questione ‘cerebrale’. Questo secondo uno studio condotto da un team di ricercatori brasiliani dell’Università Federale di Rio de Janeiro, che hanno pubblicato la loro tesi sulla rivista PlosOne.

 

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L’olfatto femminile. Una maggiore concentrazione di neuroni nei bulbi olfattivi localizzati del cervello: sarebbe questa la ragione per cui la donna ha una più spiccata sensibilità nel percepire gli odori. Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno analizzato la struttura cerebrale di 18 persone non più viventi, 11 donne e 7 uomini, di età compresa fra i 55 e i 95 anni, neurologicamente sane e le cui attività professionali non richiedevano particolari abilità olfattive. All’esame con il frazionatore isotropico, una recente tecnica che utilizza uno strumento capace di contare il numero di cellule presenti in un determinato tessuto, è stato possibile stabilire che nel bulbo olfattivo dei cervelli femminili c’era, mediamente, il 43 percento di cellule in più (ben 6,9 milioni di neuroni) rispetto a quelle rilevate nella stessa area del cervello degli uomini, dotati di soli 3,5 milioni neuroni.

Peraltro, quando venivano conteggiati specificamente i neuroni presenti nel bulbo olfattivo (una struttura situata alla base del cervello, deputata a ricevere ed elaborare le informazioni raccolte dai recettori olfattivi presenti nel naso), la differenza tra donne e uomini era ancora più netta, con il 50 percento di neuroni in più per il gentil sesso.

Ma non solo. Questo bagaglio di neuroni extra sarebbe genetico: essendo infatti limitato il numero di cellule nervose che possono essere generate nel corso della vita, con molta probabilità queste differenze alla conta cellulare tra maschi e femmine sarebbero già presenti alla nascita.

Ma perché? Il maggior numero di neuroni avrebbe una funzione percettiva e biologica legata ai comportamenti riproduttivi. Non a caso, secondo i ricercatori, di neuroni olfattivi sarebbero più dotate le donne, che proprio attraverso gli odori potrebbero anche intuire quale partner sia più adatto alla procreazione.

 

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L’olfatto batte gli altri sensi. Una ricerca, apparsa su Science, realizzata nei laboratori di neurogenetica della Rockefeller University di New York, rivelerebbe inoltre l'estrema versatilità e potenza del naso, in grado di riconoscere mille miliardi di odori, rispetto alle più limitate potenzialità delle orecchie o degli occhi. L’olfatto, dunque, come nuovo senso nobile, capace di surclassare tutti gli altri.

Gli ultimi studi sull'argomento, risalenti agli anni Cinquanta, attestavano che, se in origine il naso era capace di percepire circa 10mila odori diversi, questa abilità si stava progressivamente perdendo nel tempo. Tanto che, secondo alcuni dati del 1920, i recettori olfattivi erano calati a non più di 400 in totale.

Ma 26 volontari hanno aiutato i medici newyorchesi a smentire e aggiornare queste informazioni, sottoponendosi a una serie di esperimenti. Questi hanno dimostrato come in realtà un odore, che è la somma di centinaia di molecole diverse, possa essere largamente percepito sulla base di 128 molecole di odoranti selezionate dai ricercatori e rappresentative di una vasta gamma di odori, poi mischiate per creare prodotti unici contenenti anche fino a 30 molecole contemporaneamente. I volontari hanno inalato le combinazioni a gruppi di tre alla volta, scegliendo quella che si mostrava differente rispetto alle altre. All’annuso, la maggior parte dei testati era riuscita a distinguere miliardi di combinazioni, contro i meno olfattivamente abili, capaci comunque di arrivare a 80 milioni di varianti. Una cifra superiore a quelle fatte registrare dagli occhi, che possono scorgere pochi milioni di colori diversi, e dalle orecchie, che riuscirebbero a distinguere appena 340mila rumori differenti.

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