IL BILANCIO

Il 2020 da incorniciare dell'Agnelli Tipiesse, che chiude l'anno da imbattuta

I bergamaschi, dopo la vittoria della Coppa Italia di inizio anno, sono primi in questa nuova stagione di A2

Il 2020 da incorniciare dell'Agnelli Tipiesse, che chiude l'anno da imbattuta
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di Giordano Signorelli

Si chiude in bellezza il 2020 dell'Agnelli Tipesse, che conclude un anno solare in cui ha conosciuto solamente il sapore della vittoria. Nelle 19 uscite, la squadra allenata da Spanakis prima e Graziosi poi ha saputo esclusivamente vincere. Il tecnico romano, oggi al timone di Siena, aveva infatti centrato sette affermazioni in campionato e tre in Coppa Italia, chiusa con il trionfo ai danni di Brescia, mentre Graziosi ha infilato nove successi in questa prima fase di A2.

«Di ricordi ce ne sono tanti - spiega il direttore sportivo Vito Insalata -, ma bisogna fare una premessa. In questi cinque anni di A2 la società si è migliorata anno dopo anno, mettendo paletti e obiettivi per crescere. Credo che questo percorso possa aver trovato il coronamento nella finale della Coppa Italia vinta a Bologna, perciò posso dire che quello è il ricordo più bello e importante di questo 2020, con il grande rammarico di non averla potuta festeggiare insieme ai nostri tifosi. Questo è stato il primo grande risultato storico della società e festeggiarlo con loro sarebbe stato doveroso. Per il 2021, la speranza è sempre quella di migliorarsi. Bisogna sempre cercare di fare meglio del passato, rimediando a eventuali errori commessi. Credo che alzando l’asticella sia sempre più difficile migliorare, ma bisogna cercare di fare il più possibile. La speranza è quella di festeggiare insieme ai tifosi, aprendo le porte del palazzetto, perché ce lo meritiamo. Il mio sogno è quello di abbracciarci tutti dopo aver vinto qualcosa di importante».

«Sta finendo un anno che tutti vorrebbero dimenticare e lasciarsi velocemente alle spalle - commenta il capitano dell'Agnelli Tipiesse, Antonio Cargioli -. In realtà, per molti motivi resterà invece ben scolpito nei nostri cuori. Fra questi c’è fortunatamente anche un evento positivo e bellissimo che ci porteremo piacevolmente nella memoria: il record di vittorie consecutive e l’imbattibilità della nostra squadra. Io, insieme a Signorelli, siamo gli unici giocatori che c’erano prima e che ci sono ora. Bello quanto abbiamo fatto a inizio anno, con vittorie pesanti a Siena e la conquista della Coppa Italia. Bel gruppo, bella squadra. Ancora più bello però quello che abbiamo fatto e stiamo facendo in questi ultimi mesi, da quando abbiamo ripreso gli allenamenti fino all’ultima partita dell’anno, chiusa con la vittoria che ci ha dato la certezza matematica di essere primi al termine del girone d'andata. Una società formalmente nuova, ma con la stessa anima bergamasca, determinata e organizzata, e un gruppo di ragazzi altrettanto determinati che, con la guida sapiente di Ciccio Graziosi, sta facendo ottime cose. Fiero di esserci stato, ma ancora più fiero di essere oggi il capitano di questa banda che gioca divertendosi e divertendo, che vince e vuole rimanere vincente fino alla fine».
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