Al via il servizio di tamponi rapidi in provincia di Bergamo: ecco dove e da quando
L'accesso ai test non è libero ma prevede la segnalazione da parte del proprio medico. L’Ats ha già avviato la sanificazione dei locali, fornirà i tamponi rapidi e garantirà i dispositivi di protezione individuale ai medici e al personale di supporto
Continua il lavoro per l’organizzazione dei punti tampone per l’esecuzione dei test rapidi anti-Covid in provincia di Bergamo. L’Ats e i medici di base si stanno incontrando ed è stata confermata la disponibilità delle sedi territoriali messe a disposizione dai sindaci, vista la variegata situazione logistica dei vari ambiti. Inoltre, sono state condivise le modalità operative e verificata la disponibilità di personale sanitario adeguatamente formato per l’esecuzione dei test.
L’Ats di Bergamo, che ha già avviato la sanificazione dei locali, fornirà i tamponi rapidi e garantirà per molte sedi la fornitura dei dispositivi di protezione individuale ai medici e al personale di supporto. «Non possiamo che ringraziare i soggetti che hanno partecipato alla realizzazione del progetto – si legge in una nota -. Cooperativa Iml di Bergamo, la Fondazione Piccinelli di Scanzorosciate, la Cooperativa sociale Sebino e gli Istituti Ospedalieri Bergamaschi. La sinergia con i sindaci, i medici di medicina generale e le associazioni locali ha permesso di completare la disponibilità di uno strumento diagnostico fondamentale per il controllo del Covid».
«Naturalmente non poteva mancare, rispetto a questa importante iniziativa, il contributo dei sindaci bergamaschi – commenta Marcella Messina, presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci -. È stata chiesta la disponibilità degli spazi e la collaborazione logistico-organizzativa in modo anche da rendere il più possibile omogeneo ed uniforme l'accesso a questo servizio che, per la sua natura diagnostica e preventiva assume una valenza strategica, per i cittadini, nel contrasto al Covid, contemporaneamente all' estensione della campagna vaccinale».
Il test rapido viene effettuato solo su indicazione del proprio medico di base. Potranno accedervi, ad esempio, casi sospetti segnalati o contatti stretti asintomatici di persone positive allo scadere del decimo giorno di isolamento. L’Ats ricorda che l’esecuzione dei test rapidi in provincia di Bergamo, già iniziata a novembre scorso, prosegue per i casi sospetti a scuola, nel monitoraggio dei ospiti e personale nelle Rsa e Udo socio sanitarie, a disposizione personale medico delle Usca, dei medici sentinella, e da parte dei medici di medicina generale a favore degli assistiti negli studi privati.
«La possibilità di poter utilizzare test antigienici nasofaringei, nella quotidiana pratica clinica, rappresenta un’arma in più in capo alla medicina territoriale al fine di poter contrastare la pandemia – conclude Roberto Longaretti, medico coordinatore del Distretto Bergamo Est Val Cavallina -. Oggi abbiamo la possibilità di poter usufruire di questo importante strumento sia nei nostri ambulatori sia in sedi esterne. Abbiamo individuato luoghi diversi dall’ambulatorio ove poter offrire questo servizio ai cittadini per garantire una continuità dell’attività, anche per quei colleghi che per fragilità, malattia o assenza imprevista è impedita la somministrazione del test antigienico al paziente».