l'allarme della cisl

Nella finanziaria 2021 mancano i fondi per i Caf, a rischio la gratuità delle dichiarazioni Isee

Nel 2020 sono stati circa 100 mila le attestazioni Isee rilasciate in provincia. Solo il Caf Cisl di via Carnovali ha prodotto40 mila dichiarazioni, il 10 per cento in più dell'anno precedente

Nella finanziaria 2021 mancano i fondi per i Caf, a rischio la gratuità delle dichiarazioni Isee
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Nel 2021 è a rischio la gratuità delle certificazioni Isee rilasciate ai cittadini dai Caf, ossia i centri di assistenza fiscale di sindacati e associazioni. «È una situazione paradossale – denuncia Candida Sonzogni, segretaria della Cisl di Bergamo – i centri si troveranno a far fronte a una richiesta abnorme di dichiarazioni Isee, dato il crescente numero di bonus e misure che ne richiedono la stampa, ma non avranno le risorse per poter rispondere adeguatamente agli utenti».

Dal Governo e dalla Commissione Bilancio non giungono infatti notizie confortanti. La Finanziaria del 2021 ha omesso il tema delle risorse per i Caf, che resteranno quindi sprovvisti di sufficienti coperture finanziarie per erogare i servizi di assistenza fiscale ai cittadini.

«Le dichiarazioni Isee – aggiunge Sonzogni - sono assolutamente gratuite, anche per chi non è iscritto, in quanto sono rimborsate dallo Stato. Quello che la Cisl di Bergamo offre tramite il proprio Caf è un servizio di alta competenza e professionalità, apprezzato dalle tante persone che si rivolgono ai nostri uffici».

Nel corso del 2020 sono stati circa 100 mila le attestazioni rilasciate in provincia di Bergamo grazie alla consulenza dei Caf. In particolare, in quello della Cisl di via Carnovali, le pratiche eseguite sono state circa 40 mila, in aumento rispetto all’anno precedente di circa il 10 per cento. Nel 2021 le prospettive dovrebbero in qualche modo peggiorare, anche se i primi riscontri si avranno tra gennaio e febbraio, mese entro il quale vanno riconsegnata le richieste per il reddito di cittadinanza.

La Consulta dei Caf ha sottolineato di avere ripetutamente sollecitato la Presidenza del Consiglio, i Ministri competenti e i vertici dell’Inps a prendere in considerazione le richieste dei centri di assistenza fiscale. «Invece sono state adottate solo misure tampone e nessun provvedimento di tipo strutturale – conclude Candida Sonzogni -. Abbiamo sperato di vedere nella legge di bilancio alcune rassicurazioni economiche e finanziarie per il futuro della nostra attività, ma l’attesa non è stata adeguatamente ripagata. L’auspicio è che ci sia presto un intervento positivo e risolutivo del Governo, che rinnovi la convenzione con tutti i Caf e ne salvaguardi le risorse finanziarie, così da poter mantenere la gratuità del servizio per tutti».

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