Questa bellissima Atalanta ha un grande, incredibile difetto: segna troppo poco!
La formazione orobica ha una capacità di creare opportunità da rete assolutamente da urlo, ma potrebbe segnare molto di più
di Fabio Gennari
Il difetto più grande dell’Atalanta di Gasperini? I gol fatti sono troppo pochi rispetto alle occasioni da gol create. Detta così, la questione può sembrare posta in modo azzardato perché parliamo comunque del secondo attacco del campionato (40 gol in 16 partite, media di 2,5 a gara, con solo l'Inter davanti a quota 43 in 17 gare) ma sono ormai settimane che i nerazzurri giocano un calcio spumeggiante con una quantità industriale di palle gol create.
Secondo i dati della Lega Calcio, nelle prime 16 gare di questo torneo i ragazzi di Gasperini hanno creato 120 occasioni da gol, una media di 7,5 a partita. Il conto è presto fatto e non è per nulla positivo: la squadra di Gasperini segna appena nel 33 per cento delle opportunità create. Attenzione, non si parla di semplici tiri in porta ma di occasioni da rete così come vengono catalogate dalla Lega di Serie A.
Detto che nello stesso numero di gare agli avversari affrontati la Dea ha lasciato appena 61 possibilità di andare in rete (praticamente la metà esatta) è chiaro che sarà importante migliorare la fase di rifinitura per dare ancora più slancio a una manovra offensiva che già oggi risulta comunque piacevole per chi osserva e anche decisamente prolifica. In altre parole, per rendere tutto ancora più clamoroso serve affilare un po' le armi.
Tra i giocatori, quello con la media più alta tra occasioni e gol realizzate è ancora una volta Luis Muriel (21 opportunità di andare in rete e 10 centri, compreso l'ultimo a Benevento), mentre Duvan Zapata è primo per il numero assoluto di situazioni in cui poteva fare gol (22). Al terzo e al quarto posto di questa speciale classifica ci sono Gosens (14 occasioni e 5 gol) e Hateboer (10 occasioni e 2 reti) a certificare come il loro ruolo nello scacchiere nerazzurro sia determinante.
Il caso più incredibile, minuti giocati alla mano, è comunque quello di Luis Muriel. Recuperi compresi, il colombiano è rimasto in campo per 487', segnando una rete ogni 49' e con un'occasione da gol ogni 23' di gioco. Se esistesse una maglia dedicata al "pericolo numero uno" di una squadra, nell'Atalanta sarebbe senza dubbio sulle spalle del numero 9 ex Fiorentina.