Inchiesta Covid, la Procura conferma: il piano pandemico in vigore era quello del 2006
Questa mattina, come persona informata sui fatti, si era presentato Giuseppe Ruocco, ex direttore generale della prevenzione prima della nomina di Ranieri Guerra
Il piano pandemico italiano in vigore era quello del 2006. A confermarlo ai cronisti all’uscita dalla Procura di Bergamo, al termine di un'audizione durata circa sette ore con Giuseppe Ruocco, è stata la procuratrice aggiunta Maria Cristina Rota.
Giuseppe Ruocco, uno dei dirigenti chiave del Ministero negli ultimi 13 anni e, in particolare, ex direttore generale della prevenzione prima dell’arrivo di Ranieri Guerra (oggi direttore vicario dell’Oms), si era presentato questa mattina, lunedì 18 gennaio, negli uffici di piazza Dante per essere sentito dai magistrati come persona informata sui fatti.
In Procura, per assistere all’audizione, era arrivato anche il virologo Andrea Crisanti, nominato dai magistrati consulente dell’inchiesta. Alle domande dei cronisti in merito ai tempi necessari affinché depositi la sua consulenza, Crisanti aveva risposto che sono ancora necessari una trentina di giorni.
Gli inquirenti vogliono far luce soprattutto in merito al tema riguardante il mancato aggiornamento dei piani pandemici italiani. Un caso emerso dopo la pubblicazione e l’immediata rimozione dal sito dell’Oms di un rapporto che è diventato un documento chiave dell’inchiesta della Procura e che era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica e dei magistrati grazie all’azione del comitato Noi denunceremo.