Addio a Pierino Nocenti: 60 anni tra biancheria, tendaggi e tessuti
Se n’è andato a 75 anni il titolare dello storico negozio di via Palma il Vecchio (si chiamava Claudio, ma per tutti era appunto Pierino). Oggi, mercoledì 20, i funerali a San Paolo
Foto di Sergio Agazzi
Tutti lo conoscevano: il suo negozio in via Palma il Vecchio è stato un punto di riferimento per generazioni di bergamaschi, e soprattutto bergamasche. Pierino Nocenti, che sull’insegna aveva nome e cognome invertiti (come si usava una volta), aveva 75 anni e se n’è andato dopo una breve malattia affrontata con grande forza: per comprare biancheria, tendaggi e tessuti d’arredo si “doveva” andare da lui, soprattutto se l’occasione era di quelle importanti.
L’attività aveva aperto nel secondo dopoguerra e di preciso il 14 novembre 1946. Nel 1948 Pietro Santo Nocenti porta i migliori tessuti d’abbigliamento e per la casa nei principali mercati bergamaschi e lombardi, da Lecco agli allora remoti paesini della Valtellina. Nel 1959 il figlio Claudio Nocenti (per tutti Pierino) inizia ad affiancare papà Pietro Santo nell’attività. Dal 2000 affiancavano Pierino, sposato con Mariella, i figli Simona, che segue ordini e vendite in negozio, e Giulio, che si occupa del laboratorio a Scanzorosciate. I funerali oggi, mercoledì 20 gennaio, alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Paolo.
A soli dieci/undici anni, scappava dal collegio di Celana per andare a fare il piccolo nei mercati con i genitori. Come esistono le fughe d’amore, per Pierino c’erano quelle “di lavoro”. E in particolare lui racconta, burlandosi un poco, della sua prima mansione di vera responsabilità: fare il bambino sandwich! Sul cartello, che portava al collo impettito, campeggiava la scritta: “Tutti da Pierino detto ‘il Bergamasco’!”. Di quegli anni a bottega ricordava anche la calma della mamma e la serietà, la buona volontà e il rispetto che il padre aveva per tutti i clienti. Spesso gli diceva: «Quando capisci che la trattativa non sta andando a buon fine, fermati e portali a bere un caffè». Ed è proprio grazie al tempo delle chiacchiere dentro a un bar che diventava più facile entrare in sintonia.
Perino infatti era noto per la sua eccezionale empatia. «Mio padre diceva – ci aveva raccontato -: siate giusti che non sbagliate. E con questo intendeva: mettetevi dalla parte del cliente e rispettatelo, riceverete da lui lo stesso. Così ho fatto durante tutti questi anni di lavoro, dacché confezionavamo abiti su misura a quando abbiamo iniziato a vestire le case dei bergamaschi come fossero le nostre. La mia più grande soddisfazione è che la fiducia accordataci dai padri la ritroviamo nei figli, e nei figli dei figli».