Contrasto allo spaccio, sequestrati oltre cinque chili di cocaina nella Bergamasca
Due nordafricani sono finiti in manette a Pumenengo. Un 35enne albanese è stato fermato per un controllo anti-Covid al casello di Bergamo; nel furgone nascondeva un bel po' di droga ed è stato arrestato
Avevano stabilito a Pumenengo, al confine con la provincia di Brescia, la propria base logistica per lo spaccio. Da qui i due nordafricani davano appuntamento ai clienti nel parcheggio del cimitero lungo la strada provinciale 106, dove vendevano le dosi di stupefacenti. A finire in manette ieri, martedì 19 gennaio, arrestati dai carabinieri di Calcio, sono stati un ventitreenne e un ventinovenne marocchini, entrambi irregolari sul territorio nazionale.
I militari hanno quindi monitorato i movimenti delle automobili in transito nell’area di sosta, fino a quando intorno alle 19 non hanno notato una Fiat Qubo fermarsi a poca distanza da un altro veicolo. A quel punto i carabinieri sono intervenuti bloccando sia il conducente, sia il passeggero nordafricano, oltre a un altro connazionale che era fuggito nei campi adiacenti la strada dopo aver scambiato la droga con una donna scesa dall’auto degli acquirenti.
Gli uomini dell’Arma hanno sequestrato due panetti di cocaina del peso complessivo di 400 grammi, oltre al materiale utilizzato per il confezionamento e 1.775 euro in contanti. Il conducente del Fiat Qubo, un trentaseienne pregiudicato di Mornico al Serio, ha spiegato ai carabinieri di aver dato un passaggio alla coppia di nordafricani in cambio di denaro. Per questa ragione è stato deferito per il reato di favoreggiamento personale. Dopo le formalità di rito i due spacciatori sono stati invece accompagnati al comando di Treviglio, dove saranno processati con rito direttissimo.
Sempre nella giornata di ieri i carabinieri di Bergamo hanno arrestato un trentacinquenne di origine albanese che nascondeva in un furgone frigorifero cinque chili di cocaina. A tradire il giovane pregiudicato, fermato per un normale controllo anti-Covid nelle vicinanze del casello dell'autostrada A4, è stato il suo nervosismo.
L'uomo, residente nel Lecchese, non ha saputo motivare il suo spostamento fuori dalla provincia di residenza ed era assai preoccupato che i militari potessero controllare il vano posteriore del furgone, che all'apparenza era vuoto. I cinque panetti di droga, ognuno del peso di un chilogrammo, sono stati trovati in un'intercapedine ricavata tra la cabina del guidatore e il vano posteriore e il giovane è stato portato in carcere.