giorno della memoria

La prima pietra d’inciampo di Bergamo dedicata a un'ex guardia carceraria di Sant'Agata

Alessandro Zappata, guardia dell’ex carcere di Sant’Agata, colpevole di aver aiutato i detenuti durante il periodo del nazifascismo, è stato deportato al campo di Flossembürg dove poi è morto

La prima pietra d’inciampo di Bergamo dedicata a un'ex guardia carceraria di Sant'Agata
Pubblicato:
Aggiornato:

La prima pietra d’inciampo di Bergamo sarà dedicata ad Alessandro Zappata, guardia dell’ex carcere di Sant’Agata che, colpevole di aver aiutato i detenuti durante il periodo del nazifascismo è stato deportato al campo di Flossembürg, dove poi è morto. La storia personale di Zappata per anni è rimasta per lo più sconosciuta, ma sarà al centro delle celebrazioni di quest’anno in occasione del giorno della Memoria il prossimo 27 gennaio.

«Nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria ancora in corso – spiega l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti -, l’Amministrazione ha scelto comunque di non mancare a questo importante appuntamento d’impegno civile, realizzando un calendario di appuntamenti con le principali istituzioni culturali cittadine che si svolgerà necessariamente on line».

Al centro della narrazione celebrativa ci sarà appunto l’ex carcere di Sant’Agata, protagonista del libro “Se quei muri potessero parlare”, scritto da Elisabetta Ruffini, che racconta storie di uomini e donne detenuti nelle prigioni di Città Alta prima di essere deportati in Germania. Tra questi vi è appunto Alessandro Zappata, una delle guardie carcerarie che più di tutte ha cercato di restare vicino ai detenuti. Per lungo tempo si riteneva che fosse stato una guardia del carcere di San Vittore, a Milano. Solo grazie al confronto tra i diversi documenti storici ha permesso di ricostruire le tappe della sua storia.

s. agata_1
Foto 1 di 3
s. agata_2
Foto 2 di 3
s. agata_3
Foto 3 di 3

La collaborazione scientifica tra Isrec, Aned Bergamo e Comitato per le Pietre d’Inciampo di Milano ha portato alla donazione della pietra dedicata a Zappata, inizialmente destinata al carcere milanese, a Palazzo Frizzoni. «Anche la nostra città inaugura così le Pietre di Inciampo – sottolinea l’assessore Ghisalberti - entrando nel circuito di un importante progetto di memoria internazionale, testimonianza artistica e visiva di una delle tragedie del Novecento».

«Grazie ad una serie di fortunate circostanze, come Comitato Pietre d’Inciampo di Milano abbiamo potuto offrire al Comune di Bergamo la prima Pietra d’Inciampo da posare all’ingresso del carcere di Sant’ Agata  – aggiunge il presidente del comitato milanese Marco Steiner –. Tutto ciò non è casuale, bensì frutto di un progetto paneuropeo che coinvolge persone che credono nel valore della memoria e nella necessità che nulla finisca nell’oblio. Abbiamo riportato a casa Alessandro Zappata, restituendogli le sue identità e dignità».

La ricerca sull'ex carcere di Sant’Agata, realizzata da Isrec, condivisa con Comune di Bergamo e Associazione Maite, è stata l'occasione per raccontare gli ultimi venti mesi della Seconda guerra mondiale a Bergamo. «Il carcere è un crocevia dove incontriamo perseguitati politici, ostaggi, militari tedeschi disertori, cittadini dichiarati per legge di razza ebrea - racconta la direttrice dell’Isrec Elisabetta Ruffini -. In queste vite si radica la libertà che oggi viviamo. C'è ancora un corridoio dell'ex carcere di Sant’Agata rimasto fino ad oggi tale e quale a come era all’ora».

Tra le varie iniziative in programma per il giorno della Memoria due saranno fruibili sul canale YouTube del Comune. La prima è una testimonianza realizzata con gli studenti del liceo scientifico Lorenzo Mascheroni su Andra e Tatiana Bucci, bambine internate ad Auschwitz insieme a loro cugino Sergio; un progetto che vuole rappresentare la condizione infantile sia nella Shoah, sia nelle situazioni di violenza e di conflitto in generale. La seconda è un video in sostituzione della mostra “Adelmo e gli altri” che raccoglie fotografie e testi dedicati alla persecuzione delle persone omosessuali da parte del nazifascismo.

La rassegna accoglie anche eventi delle principali istituzioni culturali cittadine: il Museo delle Storie, il Sistema Bibliotecario Urbano e la biblioteca civica Angelo Mai che propongono incontri on line con una particolare attenzione per gli istituti scolastici. Lab80 e S.A.S. offrono film in streaming, mentre Radio GAMeC PopUp dedicherà una puntata della sua programmazione al tema della Memoria.

Seguici sui nostri canali