la posizione dell'azienda

Sciopero per la cassa integrazione a Ruspino, la Sanpellegrino: «Solo per 20 persone»

La risposta dopo il commento dei sindacati: «Si tratta di una situazione temporanea, legata all'emergenza Covid». Stop alle linee che producono Sanbitter e bibite in vetro, ma per potenziare quelle di produzione dell'acqua

Sciopero per la cassa integrazione a Ruspino, la Sanpellegrino: «Solo per 20 persone»
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I sindacati, commentando i due giorni di sciopero indetti nello stabilimento della Sanpellegrino di Ruspino, avevano anche sottolineato l’apertura di un procedimento di cassa integrazione per tutti i 448 dipendenti del sito produttivo. In realtà «Sanpellegrino limiterà lo strumento della cassa integrazione a un massimo di 20 persone che lavorano sulle linee vetro – spiega l’azienda in una nota -, rispetto ai 448 dipendenti dello stabilimento di San Pellegrino Terme. Si tratta di una situazione temporanea, legata al calo dei volumi del fuori casa per l’emergenza Covid, che avrà una durata dal 1 febbraio al 31 marzo, nel rispetto di quanto previsto dal governo».

I dipendenti avevano deciso di incrociare le braccia mercoledì 20 e venerdì 22 gennaio dopo l’annuncio da parte dell’azienda della volontà di completare entro quest’anno il proprio progetto di investimento, che prevede però lo stop delle linee che producono Sanbitter e bibite in vetro.

«Siamo rammaricati e increduli per le reazioni negative che registriamo nel territorio rispetto a un piano di investimenti, accolto con favore dal sindacato a livello nazionale, che punta a incrementare le produzioni e l’occupazione dello stabilimento di San Pellegrino Terme, anche in considerazione del momento delicato e di non facile congiuntura economica, per il nostro Paese – aggiunge l’azienda -. Stiamo investendo su un segmento, quello delle acque minerali e dei prodotti a base di acqua, in forte crescita in tutto il mondo, che ci garantirà ulteriori sviluppi anche in futuro, a differenza del comparto delle bibite tradizionali zuccherate che sta soffrendo e sta registrando trend negativi da anni».

Nello specifico si tratta di un investimento del valore di 50 milioni di euro, grazie a cui verranno installate due nuove linee produttive per poter far fronte all’aumento della domanda di acqua Sanpellegrino, esportata in oltre 150 paesi, e dell’acqua aromatica Essenza, che a due anni dal lancio negli Stati Uniti ha venduto 150 milioni di pezzi tra bottiglie e lattine. Nel complesso, ultimato l’intervento, la capacità produttiva del sito aumenterà di oltre il 20 per cento.

«Per realizzare questo piano, tenendo conto dei vincoli logistici e dell’esigenza di lavorare sempre con la massima sicurezza, è necessario rimuovere le linee che producono bibite in vetro, attualmente sotto utilizzate a causa della riduzione della domanda di mercato – conclude la nota aziendale -. Il piano di sviluppo punta quindi a consolidare la competitività dello stabilimento, concentrando le produzioni sul core business dell’acqua minerale e dei prodotti a base di acqua, per assicurare un adeguato sostegno alla domanda di un mercato in costante crescita, a differenza di quello delle bibite tradizionali zuccherate, che negli ultimi anni sta continuando a perdere volumi».

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