Pasticcio sulla zona arancione, opposizioni all'attacco: «Fontana e Moratti riferiscano in aula»
La richiesta arriva da parte di tutti i rappresentanti dei partiti che in Consiglio regionale siedono dalla parte avversa rispetto alla Giunta: «Da traino della nazione siamo diventati lo zimbello dell'Italia, adesso basta»
«Fontana e il neo assessore Moratti devono presentarsi martedì in Consiglio e riferire su quanto accaduto»: è la richiesta, chiara, che avanzano in modo compatto tutti i rappresentanti delle opposizioni in Consiglio regionale, ovvero Fabio Pizzul (Pd), Massimo De Rosa (M5S), Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti), Michele Usuelli (+Europa - Radicali), Niccolò Carretta (Azione) e Patrizia Baffi (Italia Viva).
La richiesta è stata resa nota attraverso un comunicato stampa congiunto diffuso il giorno successivo al caos sul passaggio della Lombardia dalla zona rossa alla zona arancione. Un passaggio dovuto a una revisione dei dati che, solo una settimana fa, avevano portato alla firma dell'ordinanza da parte del ministro Speranza. Dati che però erano sbagliati, pare a causa di un errore nella compilazione dei report quotidiani compiuto dai tecnici lombardi. Un'accusa che però Fontana respinge in modo netto, parlando invece di mal funzionamento dell'algoritmo dell'Istituto superiore di sanità.
«Il vaso è colmo - commentano i rappresentanti dei partiti di opposizione in Consiglio -. L'opposizione del Consiglio regionale, il giorno dopo le lunghe ore di tensione per accertare la responsabilità di Regione sulla beffa dei parametri sbagliati su cui si era basata l'imposizione della zona rossa, chiede che il Governatore Fontana venga martedì a riferire in Aula».
Il comunicato continua: «Dopo gli errori nella gestione dell'emergenza, ora siamo alla confusione nella gestione dei dati che ci fa pagare il prezzo, economico e psicologico, di una settimana in zona rossa. I cittadini lombardi hanno diritto ad avere la massima chiarezza su quanto è accaduto: tutto questo grava sulla pelle dei cittadini e su tutto il tessuto produttivo della Lombardia, con bar, ristoranti e imprese e scuole secondarie chiusi a causa della zona rossa».
Ovviamente, molto dura anche la frase di chiusura della comunicazione: «Così non è più possibile andare avanti, da traino della nazione siamo diventati lo zimbello dell'Italia, adesso basta». Sarà interessante vedere quale sarà la reazione della Giunta a questa richiesta delle opposizioni.