Giorno della Memoria, la prima pietra d'inciampo di Bergamo e le altre iniziative
Sarà possibile assistere alla cerimonia di posa della pietra collegandosi in diretta alla pagina Facebook del Comune
La prima pietra d’inciampo di Bergamo dedicata ad Alessandro Zappata, guardia dell’ex carcere di Sant’Agata, sarà posata ufficialmente domani mattina, alle 10.30, in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria (QUI il link con tutte le iniziative correlate organizzate in città).
La solenne cerimonia, cui i cittadini potranno assistere collegandosi in diretta alla pagina Facebook del Comune di Bergamo, sarà preceduta dalla deposizione delle corone d’alloro alla lapide posta nel parco delle Rimembranze della Rocca in ricordo degli ebrei bergamaschi deportati nei campi di sterminio. L’Amministrazione renderà omaggio anche alla lapide dedicata alle ceneri dei deportati dei lager posta nella chiesetta di Sant’Eufemia.
La pietra d’inciampo è stata donata a Palazzo Frizzoni dal Comitato per le Pietre d’Inciampo di Milano dopo che l’Isrec e Aned Bergamo hanno riscostruito la storia di Alessandro Zappata. Le sue vicende personali, infatti, per anni erano rimaste per lo più sconosciute. Di lui si sapeva che era stato ritenuto colpevole di aver aiutato i detenuti durante il periodo del nazifascismo e, per questa ragione, era stato deportato al campo di Flossembürg, dove morì.
Per lungo tempo si è ritenuto che Zappata fosse stato una guardia del carcere di San Vittore, a Milano. Solo grazie al confronto tra i diversi documenti storici ha permesso di ricostruire le tappe della sua storia.
La serie d’iniziative istituzionali organizzate dal Comune di Bergamo prevede poi, alle 11.30, la deposizione di una corona d’alloro alla lapide in memoria dei lavoratori del Nord Italia deportati da Bergamo all’ingresso principale della stazione, in piazzale Marconi, e, a seguire, un momento di raccoglimento in memoria dei 20 bambini ebrei uccisi nel campo di Neuengamme nel giardino di Palazzo Frizzoni.
Infine, il Comune renderà omaggio al letterato ed educatore orobico Pierantonio Cividini, cui è dedicato l’omonimo passaggio a lato di via Tiraboschi, che si si distinse per le sue azioni di resistenza contro il regime nazifascista. Le cerimonie istituzionali si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-Covid e, di conseguenza, senza la presenza di pubblico.