Cura domiciliare dei pazienti Covid: al via anche a Bergamo un nuovo protocollo
I medici di base potranno contare su un nuovo protocollo sanitario che prevede, associato al telemonitoraggio, il trattamento farmacologico con raloxifene
Novità nella cura domiciliare dei pazienti Covid paucisintomatici. Da oggi, martedì 26 gennaio, i medici di base che operano a Bergamo, Milano, Roma e Napoli potranno contare su un nuovo protocollo sanitario che prevede un trattamento farmacologico con raloxifene. A ciò si unisce il monitoraggio dell’evoluzione della malattia in telemedicina, in stretto collegamento con le strutture ospedaliere di riferimento: Humanitas a Bergamo e Milano, Spallanzani a Roma e Monaldi a Napoli.
Ogni medico di famiglia, oltre a una linea telefonica, avrà a disposizione un kit di monitoraggio specifico che sarà consegnato ai pazienti in cura insieme a un tablet per le comunicazioni. Questo, si compone di tre strumenti digitali per il controllo della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, dell’ossimetria transcutanea e della temperatura corporea.
Una volta alla settimana, inoltre, i malati saranno visitati direttamente a casa dal personale sanitario, che preleverà un campione di sangue ed effettuerà un tampone di controllo. Lo studio clinico, promosso dal consorzio pubblico-privato Exscalate4Cov, è stato autorizzato a ottobre dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, potrà coinvolgere fino a 450 pazienti e dovrà verificare la sicurezza e l'efficacia del raloxifene nell'inibire la replicazione del virus.
Il raloxifene è una molecola già impiegata in alcuni farmaci in commercio (previa prescrizione medica) per il trattamento e la prevenzione dell'osteoporosi nelle donne dopo la menopausa. Il file del brevetto dell'utilizzo del raloxifene per il trattamento di persone affette da virus Sars-CoV-2 è stato depositato lo scorso maggio da Dompé farmaceutici, Fraunhofer Institute e Università di Lovanio.