A Leolandia il premio Assobioplastiche per l'eliminazione della plastica e per il riciclo
Nel 2019, a fronte di circa 1,3 milioni di visitatori, il 98,67 per cento delle 28 tonnellate di rifiuti organici prodotti dal parco è stato recuperato e trasformato in 17 tonnellate di compost, destinate al settore orticolo e florovivaistico
Nonostante le difficoltà che nel corso della passata stagione hanno colpito i parchi di divertimento, Leolandia, il regno della magia di Capriate, nelle scorse settimane ha ottenuto il premio Assobioplastiche.
Si tratta di un prestigioso riconoscimento da parte di Legambiente, assegnato nell’ambito dell’iniziativa “Comuni Ricicloni 2020” per i risultati ottenuti attraverso l’eliminazione della plastica monouso nella ristorazione. I materiali plastici sono stati sostituiti con stoviglie monouso biodegradabili e compostabili, abbinate all’implementazione di un efficiente modello di riciclo del rifiuto organico che ha permesso di ridurre drasticamente gli scarti.
Dopo un progetto pilota nel 2013, l’iniziativa è partita ufficialmente nel 2014. Leolandia è stata una tra le prime realtà in assoluto a mettere al bando la plastica monouso, con 7 anni di anticipo rispetto al limite previsto dall’Unione Europea. Nel 2019, a fronte di circa 1,3 milioni di visitatori, il 98,67 per cento delle 28 tonnellate di rifiuti organici prodotti dal parco è stato recuperato e trasformato in 17 tonnellate di compost, destinate al settore orticolo e florovivaistico.
A supporto del progetto è nato il buffo personaggio di “Gnam Gnam”, allegro mostriciattolo ghiotto di avanzi e spazzatura di ogni genere, che invita i bambini a differenziare i rifiuti nel modo corretto, giocando con i colori. «Un’iniziativa lungimirante – si legge nella motivazione firmata dal presidente di Assobioplastiche Marco Versari – che, coinvolgendo le famiglie, principali ospiti del parco, ha svolto anche un’importante funzione educativa sugli stili di vita responsabili e sostenibili».
«Siamo orgogliosi di ricevere questo premio – commenta il direttore marketing e vendite David Tommaso -. La magia di Leolandia deve molto al contesto ambientale che la circonda e il nostro impegno in questo senso ha origini lontane. Tutti i progetti coinvolgono più dimensioni dell’esperienza di visita. Non ci limitiamo a sostituire la plastica monouso con materiali biodegradabili e compostabili, ma costruiamo una storia intorno all’iniziativa, puntando sulla comunicazione e sulla formazione del personale. Questo ci consente, da un lato, di ottenere risultati concreti e misurabili a livello di riduzione degli scarti, dall’altro, di indirizzare i comportamenti delle persone verso un approccio più consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente».
Il progetto premiato da Legambiente è solo una delle tante iniziative volte a ridurre in modo permanente l’impatto ambientale del parco: sempre nell’ambito del recupero dei rifiuti, Leolandia utilizza da anni esclusivamente carta riciclata e certificata, ha adottato 21 compattatori di bottigliette Pet per recuperare la plastica e impiega pneumatici fuori uso per la realizzazione della pavimentazione anti-trauma di alcune delle aree gioco per i bambini. Grande attenzione è dedicata anche all’impiego di fonti rinnovabili per l’approvvigionamento energetico, a cominciare da un impianto fotovoltaico di ultima generazione installato nell’area parcheggio.
Per sensibilizzare i piccoli sull’importanza di salvaguardare il pianeta, infine, il parco organizza periodicamente l’evento “Puliamo il MiniMondo” in collaborazione con Legambiente, con il patrocinio di Regione Lombardia e della Commissione Europea.