Atalanta cinica e battagliera: Lazio battuta 3-2 (in dieci) e semifinale conquistata
Sul 2-2, con l'uomo in meno, i nerazzurri segnano e vanno in vantaggio, sbagliano un rigore e resistono fino alla fine con Gollini che compie un miracolo all'89'
di Fabio Gennari
Grande impresa dell’Atalanta nei quarti di finale di Coppa Italia. Con cinque cambi rispetto alla gara di San Siro, i ragazzi di Gasperini conquistano la vittoria grazie al 3-2 firmato Djimsiti (primo gol stagionale), Malinovskyi e Miranchuk (di Muriqi e Acerbi le reti ospiti) e volano in semifinale. La gara è bellissima e i contorni dell’impresa diventano netti dopo il rosso a Palomino con ancora 40 minuti da giocare nella ripresa.
Fin dalle prime battute la gara è avvincente, la Dea passa al 7’ con Djimsiti che insacca l’1-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Malinovskyi con palla calciata da Palomino e respinta da Reina. Tra il 9’ e il 10’ la formazione di casa potrebbe raddoppiare con Gosens e Muriel, ma al 17’ è la Lazio a fare gol: cross di Acerbi, stacco di Muriqi con Palomino (e Gollini) in ritardo e palla nell’angolino. La partita è avvincente, qualche errore di troppo in fase di costruzione limita l’Atalanta e al 35’ sono gli ospiti a passare in vantaggio con Acerbi che anticipa Pessina ai 40 metri e si invola verso la porta senza che nessun difensore nerazzurro lo contrasti. Per fortuna dei ragazzi di Gasperini il pareggio arriva quasi subito: al 37’ Djimsiti lancia profondo per Muriel e il colombiano, dopo un paio di finte, trova lo spiraglio giusto per porgere a Malinovskyi (fino a quel momento il peggiore della Dea) la palla del 2-2.
La ripresa si conferma molto emozionante, al 50’ Miranchuk prende le misure alla porta di Reina senza trovare la deviazione decisiva (cross di Malinovskyi) e poco dopo (54’) arriva l’episodio che potrebbe girare la partita a sfavore della squadra orobica: rosso diretto a Palomino per fallo da ultimo uomo su Lazzari (ci può stare). I nerazzurri hanno il grande merito di costruire subito il gol del 3-2 con un recupero di Romero su Hoedt e gol di giustezza di Miranchuk. Al 67’ Zapata conquista alla grande un calcio di rigore che potrebbe chiudere i conti ma lo calcia su Reina e nell’ultima parte di gara si assiste ad una grandiosa prova di resistenza della Dea che rischia solo all’89’ quando Acerbi costringe Gollini a un autentico miracolo all’incrocio dei pali. È la parata-qualificazione, dopo 4 minuti di recupero l’Atalanta esulta e aspetta la vincente di Napoli-Spezia: per la terza volta in cinque stagioni, la Dea giocherà la semifinale di Coppa Italia.
Atalanta-Lazio 3-2
Reti: 7’ Djimsiti (A), 17’ Muriqi (L), 35’ Acerbi (L), 37’ Malinovskyi (A), 57’ Miranchuk (A)
Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Djimsiti, Romero, Palomino, Mæhle (88’ Caldara), Freuler, Pessina, Gosens, Miranchuk (59’ Zapata), Muriel (62’ Toloi), Malinovskyi (59’ de Roon). All. Gasperini
Lazio (3-5-2): Reina, Patric (46’ Parolo), Hoedt (71’ Immobile), Acerbi, Marusic, Milinkovic, Escalante (62’ Correa), Akpa Akpro, Fares (46’ Lazzari), Pereira (81’ Lulic), Muriqi. All. Inzaghi.
Arbitro: Pairetto di Nichelino (Tegoni e Fiorito; Manganiello; Di Paolo e Lo Cicero)
Ammoniti: 11’ Romero (A), 16’ Malinovskyi (A), 21’ Patric (L), 22’ Fares (L), 56’ Escalante (L)
Espulso: 54’ Palomino (A)