Coppa Italia, terza semifinale per Gasperini con la Dea: da Napoli-Spezia l'avversario
La squadra che incontrerà l'Atalanta settimana prossima uscirà dal confronto tra partenopei e liguri di questa sera (28 gennaio, diretta Rai)
di Fabio Gennari
Da quando Gasperini è a Bergamo, l'Atalanta ha raggiunto in tre occasioni su cinque le semifinali di Coppa Italia. Un risultato straordinario, considerando che in tutto il resto della sua storia la Dea era riuscita in questa impresa "appena" quattro volte. Si capisce anche da questo dato, dunque, come la nuova dimensione del calcio bergamasco a tinte nerazzurre sia ormai completamente diversa dal passato.
Ora che la sfida con la Lazio è passata agli archivi, i tifosi della Dea si potranno mettere davanti alla tv per seguire Napoli-Spezia, l'ultimo quarto di finale in programma questa sera, 28 gennaio, allo stadio Diego Armando Maradona. Dal confronto tra campani e liguri uscirà l'avversaria che dovrà affrontare i nerazzurri il 3 febbraio (andata) e il 10 febbraio (ritorno).
Per quanto riguarda il calendario, solo al termine di Napoli-Spezia ci saranno certezze. In caso di passaggio del turno dei partenopei, il sorteggio, che ha affibbiato il numero 1 alla Dea tra le otto teste di serie, garantisce la possibilità per de Roon e compagni di giocare l'andata a Napoli (3 febbraio) e il ritorno a Bergamo (la settimana successiva).
Se dovesse arrivare una seconda sorpresa da Napoli-Spezia con il passaggio del turno dei liguri, ci sarà invece un sorteggio venerdì a Milano nella sede della Lega per determinare il programma. Questo accade perché il regolamento permette alle squadre che non sono arrivate nelle prime otto posizioni della Serie A l'anno precedente di avere, tramite sorteggio, il piccolo vantaggio (a porte chiuse cambia poco) di giocare in casa la sfida di ritorno.
Il bilancio delle due semifinali giocate finora con Gasperini al timone è in perfetta parità. Nella stagione 2017/18 contro la Juventus arrivò una doppia sconfitta per 1-0 con rigore fallito a Bergamo e palo di Gomez a Torino; la stagione successiva invece, contro la Fiorentina, arrivarono un pareggio esterno per 3-3 e una vittoria a Bergamo per 2-1, prima della finale di Roma poi persa contro la Lazio.