Il 2020 anno nero degli aeroporti, ma sale l'indice di soddisfazione per "Il Caravaggio"
Il valore dell’indice di soddisfazione complessivo di Bergamo è di 4,1 su una scala di 5 a livello mondiale. In Italia fa meglio solo Fiumicino, con un punteggio di 4,3
Il 2020 è stato un anno nero anche per l’aeroporto di Orio al Serio, con un crollo dei passeggeri pari al 72,3 per cento. Al termine di un anno da dimenticare dal punto di vista dei movimenti, l’aeroporto cittadino può però vantare un indice di soddisfazione da parte dei viaggiatori in crescita: “Il Caravaggio” continua a garantire livelli di produttività e qualità dei servizi, riconosciuti e attribuiti dagli utenti con parametri di valutazione standard adottati per tutti gli scali italiani.
Dall’analisi comparativa di soddisfazione elaborata da Airports Council International World, relativa al quarto trimestre del 2020, il valore dell’indice di soddisfazione complessivo di Bergamo è di 4,1 su una scala di 5 a livello mondiale, secondo in Italia solo a Fiumicino con 4,3 e superiore alla media degli aeroporti italiani di 3,9. Il valore medio mondiale di 4,5 è influenzato dagli indici vicino al massimo degli aeroporti dell’estremo Oriente e dei Paesi del Golfo.
Rispetto agli altri scali italiani, quello bergamasco ha ottenuto riscontri superiori alla media per diverse variabili. Gradevolezza del terminal in crescente apprezzamento, con particolare riferimento alle nuove aree extra Schengen e “sala amica”; facilità di raggiungimento dei gate d’imbarco e qualità dei tabelloni informativi; cortesia dello staff aeroportuale; pulizia delle aree e disponibilità di toilette; offerta degli esercizi commerciali e di ristorazione grazie anche ai prodotti di eccellenza enogastronomica; accessibilità allo scalo, ubicazione dei parcheggi e rapporti qualità-prezzo delle aree di sosta.
Nel complesso l’aeroporto di Orio al Serio gode di valutazioni in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, nonostante le difficoltà generate dalla pandemia. Sale quindi l’attesa di vedere gli effetti positivi derivanti dall’ampliamento del terminal a ovest e dal completamento delle infrastrutture di accesso, tra cui, nel medio termine, il collegamento ferroviario.