La Lombardia torna in zona gialla, Fontana: «Prudenza e senso di responsabilità»
Il presidente lombardo è anche tornato a chiedere che il Governo studi «misure più coerenti che evitino interventi altalenanti», che impediscono a cittadini e imprese di programmare le proprie attività
Prudenza e senso di responsabilità perché «non si può tornare indietro. L'economia è già fortemente compromessa e non possiamo permetterci nuove chiusure». Nel primo giorno di zona gialla, all’indomani delle polemiche suscitate dalla folla di gente in giro per le principali città italiane, da Roma a Milano, il presidente lombardo Attilio Fontana lancia un appello ai cittadini, invitandoli a mantenere un comportamento responsabile (QUI vi ricordiamo tutto quello che si può e non si può fare).
«Siamo in zona gialla, un'occasione che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità affinché gli sforzi fatti finora non siano vanificati – ha scritto su Facebook -. Confido nel senso di responsabilità dei cittadini lombardi».
Il messaggio pubblicato dal governatore sui social assume però anche i toni di un monito al Governo, che arriva al termine di sette giorni all’insegna del rimpallo di responsabilità tra il Ministero e il Pirellone per l’immeritata settimana in zona rossa e quella trascorsa in stand-by in fascia arancione.
«Dal canto mio continuerò a proporre al Governo di studiare misure più coerenti che evitino interventi altalenanti, incomprensibili, che spesso si sono dimostrati inefficaci – sottolinea Fontana -. Abbiamo tutti bisogno di tornare a vivere, ma se non faremo tesoro dell'esperienza fatta e prenderemo questa fascia gialla come un liberi tutti, il traguardo sarà più difficile da raggiungere».
Attilio Fontana lancia anche un appello ai sindaci e alle Prefetture affinché vigilino sugli assembramenti. «Dobbiamo imparare a convivere con il virus – spiega -, perché finché non verrà raggiunta l'immunità di gregge, attraverso la vaccinazione di massa, il pericolo di una recrudescenza sarà sempre in agguato. Abbiamo bisogno di tornare ad una parziale libertà, ma ognuno dovrà fare la sua parte per vincere insieme la guerra a questo maledetto virus. Prudenza e senso di responsabilità consentiranno agli studenti di tornare a scuola in presenza senza incorrere nel rischio di una nuova chiusura dopo qualche settimana, ai commercianti di non dover abbassare nuovamente le serrande e così anche per bar e ristoranti, categoria tra le più penalizzate finora».