il vertice

Aeroporto, il Tavolo dei sindaci chiede continuità (e sperano che Sanga resti)

L'attuale presidente deve decidere se andare in Parlamento o restare (c'è il nodo dell'incompatibilità). In caso di avvicendamento i primi cittadini «auspicano la scelta di una figura in grado di rappresentare tanto gli interessi della società quanto quelli del territorio»

Aeroporto, il Tavolo dei sindaci chiede continuità (e sperano che Sanga resti)
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Il recente avvicendamento alla Camera dei deputati tra Maurizio Martina, nominato vicedirettore della Fao, e Giovanni Sanga, attuale presidente di Sacbo, rischia di smuovere gli assetti e gli equilibri interni alla società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio. I parlamentari leghisti hanno infatti invocato le dimissioni di Sanga perché esisterebbe un’incompatibilità tra la carica nella società partecipata, a livello pubblico da Comune e Provincia, e quella di parlamentare.

Il diretto interessato, a distanza di oltre due settimane, ancora non si è espresso in merito, ma i sindaci partecipanti al tavolo sulle problematiche aeroportuali preferirebbero vederlo saldamente alla guida di Sacbo. Tuttavia, qualora ciò non avvenisse, i primi cittadini «auspicano la scelta di una figura in grado, per storia personale, curriculum e sensibilità, di rappresentare tanto gli interessi della società, quanto quelli dei Comuni, dei loro territori e dei cittadini».

È innegabile che lo scalo aeroportuale costituisca una della più importanti realtà economiche della Bergamasca, sia in termini di Pil, diretto e indotto, sia in termini occupazionali. Un volano irrinunciabile per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio. Ciononostante, «la questione ambientale non può e non deve mai passare in secondo piano rispetto all’aspetto imprenditoriale ed economico», sottolineano i sindaci a margine del vertice organizzato lunedì (8 febbraio) per discutere dei prossimi sviluppi del Caravaggio e sull’auspicato ritorno alla sua normale operatività, che inevitabilmente sarà accompagnata anche da criticità di natura ambientale.

I fondi stanziati dal Governo in favore dell’aeroporto per il 2021 consentiranno di pianificare investimenti in infrastrutture e tecnologia per oltre 67 milioni euro. «L’attenzione verso il territorio da parte del gestore aeroportuale non può essere secondario a nessuna logica imprenditoriale – sottolineano i sindaci -. In quest’ottica, visto il rapporto e il confronto costruttivo instauratosi con la presidenza Sacbo negli ultimi anni, riteniamo fondamentale e strategico che la carica di presidente debba essere ricoperta da una figura che, oltre ad avere l’elevato spessore manageriale richiesto dal ruolo, sia anche garanzia di rappresentanza e vicinanza al territorio bergamasco e alle sue istituzioni».

Una necessità acuita anche dal fatto che negli anni la compagine societaria si è progressivamente allontanata da Bergamo: l’ormai ex BPB, maggior azionista, è stata incorporata da Intesa Sanpaolo, cosi come l’ex Credito Bergamasco è entrato a far parte del Banco BPM e Italcementi è stata acquisita da HeidelbergCement. Al di là del patto di sindacato degli azionisti bergamaschi, l’anima bergamasca di Sacbo è ormai essenzialmente rappresentata dalla Provincia, dal Comune e dalla Camera di Commercio di Bergamo, con quote azionarie comunque minoritarie rispetto al resto dei soci.

In ogni caso, i primi cittadini partecipanti al tavolo concordano nel dire che l’eventuale passaggio di testimone tra Sanga e il prossimo presidente avvenga con modalità e tempi utili per assicurare sia la continuità strategica della società sia il dialogo con le istituzioni locali. «Il nostro appello – concludono i primi cittadini -, rappresenta chiaramente la preoccupazione di chi è orgoglioso e ben conscio di avere sul proprio territorio un’azienda fiore all’occhiello dell’imprenditoria bergamasca, che siamo certi saprà superare questo drammatico momento determinato dall’emergenza sanitaria. Un’azienda che i Comuni sapranno sostenere se non verrà interrotto il confronto sulle tematiche di sostenibilità ambientale, che deve continuare ad essere espressione degli interessi, dell’impegno, dei sacrifici e della lungimiranza orobica che hanno portato il Caravaggio ad essere il terzo aeroporto italiano».

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