Valzurio, ovvero la "Valle Azzurra" dove regnano pace e tranquillità sotto un manto di neve
Percorsa dal torrente Ogna, che nei pressi dell’abitato forma dei suggestivi specchi d’acqua denominati laghetti azzurri, è anche ricordata come “Valle del Brivido”, per via delle correnti d'aria fresca che garantiscono refrigerio in estate e gelate in inverno
di Angelo Corna
La bellezza di questa zona può essere riassunta dal caratteristico borgo da qui prende il nome: Valzurio deriva difatti da "Valle Azzurra", un toponimo che riporta a una sensazione di pace e tranquillità. Percorsa dal torrente Ogna, che nei pressi dell’abitato forma dei suggestivi specchi d’acqua denominati laghetti azzurri, è anche ricordata come “Valle del Brivido”, per via delle correnti d'aria fresca che garantiscono refrigerio nei periodi estivi e grandi gelate nella stagione invernale.
Oggi una traccia su neve ci porta alla scoperta di questo regno di ghiaccio, caratterizzato da bianchi pendii, antichi casolari e panorami mozzafiato.
Per raggiungere questo angolo delle Orobie è necessario percorre la strada provinciale della Val Seriana fino a Villa d’Ogna; imboccata la deviazione per Oltressenda Alta, si raggiunge la frazione di Nasolino. Superata quest’ultima, una stretta strada asfaltata ci porterà, tornante dopo tornante, agli antichi casolari che compongono il piccolo nucleo di Valzurio.
Possiamo parcheggiare nei pressi del borgo oppure, in assenza di neve, proseguire per circa un km fino a raggiungere il parcheggio in località Spinelli. Abbiamo due possibilità: i meno esperti possono continuare lungo la carrareccia (completamente coperta dalla neve) e raggiungere le suggestive “Baite di Moschel” in circa un’ora di comodo cammino. Gli escursionisti possono invece seguire la traccia (sentiero Cai 340) che, con partenza dal parcheggio, si snoda nel bosco innevato. Un qualcosa di magico attende questi ultimi: il crocchiare delle neve sarà interrotto solo dallo scrosciare del torrente Ogna, che tra spruzzi e giochi d’acqua scorre sul fondo della valle.
Il sentiero continua fino a raggiungere un ponticello completamente ricoperto dalla neve: lo si attraversa con cautela e si risale in direzione della strada carrabile. Nonostante la bassa quota, tutto è ricoperto dal bianco mantello: con pochi passi raggiungiamo il limitare del bosco e, poco lontano, ecco apparire le suggestive Baite di Moschel…