Emergenza Covid in Umbria: medico e anestesista di Treviglio partono in aiuto dei colleghi
Le varianti inglese e brasiliana si stanno diffondendo rapidamente. Manca personale, gli ospedali sono in affanno e oggi, venerdì 12 febbraio, l'Umbria potrebbe diventare zona rossa
L’esplosione delle nuove varianti del Covid, inglese e brasiliana, e la loro rapida diffusione lascia con il fiato sospeso l’Umbria. Gli ospedali e i medici umbri sono in affanno, a causa della mole dei ricoveri e della mancanza di personale medico e infermieristico, e oggi, venerdì 12 febbraio, tutta l’Umbria potrebbe diventare zona rossa sulla base del monitoraggio epidemiologico della Cabina di regia dell’Istituto superiore della sanità.
Per dare man forte ai colleghi in difficoltà, l’Asst Bergamo Ovest invierà in Umbria Sandra Ferraris, medico anestesista, e Margherita Fratelli, infermiera, entrambe in forze alla terapia intensiva dell’ospedale di Treviglio-Caravaggio e già impegnate alla Fiera di Bergamo.
Le due professioniste sanitarie resteranno in Umbria per un paio di settimane, insieme ad altri professionisti lombardi arrivati per dare il proprio contributo e per gestire 18 posti letto di terapia Intensiva, con il fine di contrastare il veloce diffondersi dell’ondata pandemica locale. Ferraris e Fratelli hanno risposto subito positivamente alla richiesta della direzione dell’Azienda socio sanitaria che, contattata da Regione Lombardia, ha chiamato le due collaboratrici per chiedere la loro disponibilità.
«Sono molto orgoglioso delle nostre professioniste – sottolinea il direttore generale Peter Assembergs - che, nonostante siano impegnate da quasi un anno contro la pandemia, sono sempre disponibili a farsi volontari per il bene dei pazienti anche di altre Regioni. Ringrazio anche i loro responsabili, il dottor Borelli e la dottoressa Guerrini».