Dal Cagliari al Milan: 17 partite per capire il futuro di Mattia Caldara a Bergamo
Dopo mesi condizionati dall'intervento chirurgico al tendine rotuleo, il centrale di Scanzo deve dimostrare di essere tornato al top. E di meritarsi la permanenza in nerazzurro
di Fabio Gennari
Il futuro di Mattia Caldara a Bergamo passa anche dalle partite che mancano da qui alla fine della stagione. Quelle di campionato sono 17 ed è facile pensare che quando Gasperini vorrà dare al centrale di Scanzorosciate qualche possibilità sarà proprio in queste. Lo stesso Caldara, dopo mesi difficili a causa dell'intervento di sutura al tendine rotuleo del ginocchio già operato quando era in forza al Milan, ha voglia e bisogno di tornare protagonista.
La situazione contrattuale di Caldara è semplice: il prestito di un anno e mezzo dal Milan all'Atalanta scadrà al termine di questa stagione (30 giugno 2021) e la società nerazzurra ha un diritto di riscatto già fissato a 15 milioni di euro.
Lo spazio di manovra non è molto, quei 15 milioni sono il valore a bilancio del calciatore dopo l'ammortamento degli ultimi due anni e quindi il Milan difficilmente può abbassare troppo le richieste, visto che altrimenti farebbe una minusvalenza. Allo stesso tempo, con il Milan Caldara firmò un contratto molto importante (circa 3 milioni di euro) e infatti è la società rossonera a pagare una buona parte dell'ingaggio al ragazzo da quando è tornato a Bergamo.
Oggi il numero 13 di Scanzorosciate sta bene, i fastidi sono ormai un ricordo ma è innegabile che prima di affrontare una spesa di questo livello, anche se per un giocatore forte e importante, sia giusto fare tutte le valutazioni del caso. Ci si siederà al tavolo con il Milan per abbassare la cifra del riscatto? Oppure ci sarà un prolungamento del prestito per avere un anno in più di "test"? Entrambi gli scenari sono possibili, se il ragazzo torna sui suoi livelli e tiene dal punto di vista fisico, l'affare s'ha da fare.
Sullo sfondo (ma nemmeno troppo) c'è mister Gasperini, che ha una grande considerazione di Caldara e non ha mai chiesto un nuovo centrale difensivo. Né nel mercato estivo, né in quello invernale. Tra l'altro, quando il ragazzo è andato sotto ai ferri a ottobre, l'Atalanta giocava la Champions League e Mattia Caldara era in lista quasi a dimostrare quanto Gasperini abbia fiducia in lui.