Dopo mesi di chiusura

Lunedì finalmente si rimettono gli sci: gli operatori bergamaschi ci raccontano l'attesa

Alessandro Testa (Spiazzi di Gromo): «Siamo più che pronti a scendere in pista in sicurezza». E anche per rifugi e agriturismi torna a spendere il sole

Lunedì finalmente si rimettono gli sci: gli operatori bergamaschi ci raccontano l'attesa
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di Angelo Corna

Tutti in… pista! Da lunedì 15 febbraio riaprono, per la gioia degli amanti del “turismo bianco”, gli impianti sciistici di Bergamo e Lombardia. Una scelta condivisa non solo dai fruitori della disciplina, ma anche dai tanti operatori del settore, costretti ad una prolungata chiusura degli impianti di risalita e delle strutture adiacenti.

«Siamo in attesa degli sciatori e pronti a partire da oltre due mesi», commenta Alessandro Testa, gestore degli impianti a Spiazzi di Gromo, in Val Seriana. «Le piste, dopo le abbondanti nevicate delle ultime settimane, sono sempre state battute. Per l’imminente apertura abbiamo previsto barriere e file separate agli ingressi e alle uscite delle seggiovie, in modo da garantire il distanziamento richiesto. Abbiamo anche predisposto un sito internet per la vendita online degli skipass: in questo modo possiamo sapere in anticipo quanti sciatori sono in arrivo ed eventualmente contingentare la capienza delle strutture. Siamo più che pronti a scendere in pista in sicurezza».

Un settore che in questi mesi ha pagato un prezzo molto alto. «Purtroppo non abbiamo avuto incentivi o aiuti. Con noi lavorano otto dipendenti fissi, che arrivano a venti con l’apertura degli impianti, più il conseguente indotto. Lo sci è una pratica che si svolge all’aria aperta: viene difficile capire che differenza ci sia tra la coda al supermercato e la fila per la seggiovia».

Le piste da sci agli Spiazzi di Gromo

Nelle ultime settimane il rifugio Vodala, posto all’arrivo degli impianti, è rimasto attivo per il servizio d’asporto. Con il conseguente cambio in zona gialla riprende il servizio interno alla struttura, che sarà comunque contingentato in base alle disposizioni di legge. «Speriamo ancora in una riapertura serale, almeno fino alle 22 - continua Testa -, come proposto dal governatore Fontana. Ci permetterebbe di accontentare i tanti fruitori che, in questi ultimi anni, raggiungono il rifugio per poi concedersi una discesa in notturna lungo le piste innevate».

Il comprensorio di Spiazzi di Gromo dispone di nove piste adatte a tutti (4 facili, 2 medie, 3 difficili) servite da tre seggiovie principali, un’area campo scuola con tapis roulant e percorsi segnalati per scialpinisti e ciaspolatori. Conclude Testa: «In tantissimi ci hanno contattato per informazioni: le persone hanno voglia di tornare in montagna. Nelle ultime settimane molti sciatori si sono buttati sulle ciaspole e sullo Scialpinismo. Ci resta la soddisfazione di questi ultimi giorni di neve e ora la certezza di poter riaprire. La speranza è anche di restare in “zona gialla”: un conseguente cambio di colore decreterebbe una seconda chiusura e la fine della stagione».

L'agriturismo Baita Salvasecca e Valbondione

La situazione di difficoltà è vissuta anche dai rifugi, dalle baite e dagli agriturismi posti alle pendici delle nostre montagne; un piccolo mondo, che vive e lavora grazie alle bellezze offerte dal territorio. Tra queste strutture troviamo c’è, a Valbondione, l’accogliente agriturismo “Baita Salvasecca”. In posizione incantevole e immerso nel bosco, si trova ai margini dell'abitato ed è raggiungibile a piedi in circa 15 minuti di cammino, o in jeep durante la stagione estiva. A gestirlo è Steven Rodigari. (...)

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