Parking Fara, anche Roberto Cremaschi chiede che il progetto dell'opera venga rivisto
Un ripensamento del progetto era stato chiesto venerdì scorso (12 febbraio), durante un incontro tra le associazioni per Città Alta e i Colli, Italia Nostra e Legambiente, il sindaco Giorgio Gori e l’assessore alla mobilità Stefano Zenoni
«Una decisione di vent'anni fa, sbagliata o giusta che la si ritenesse allora e la si ritenga oggi, non può non essere rivista alla luce dei cambiamenti che stiamo vivendo. E che la pandemia ha accelerato». Così il consigliere comunale bergamasco Roberto Cremaschi, di Ambiente Partecipazione Futuro, interviene in merito al dibattito legato al parcheggio in via di costruzione alla Fara.
Il commento, pubblicato su Facebook, fa seguito all’incontro di venerdì scorso (12 febbraio) tra le associazioni per Città Alta e i Colli, Italia Nostra e Legambiente, il sindaco Giorgio Gori e l’assessore alla mobilità Stefano Zenoni. Un vertice richiesto per aprire un dialogo sul travagliato cantiere allestito sulle Mura e ripensare la destinazione finale dell’infrastruttura, che dovrebbe essere effettivamente al servizio di chi vive nel centro storico. Una delle proposte messe sul tavolo è quella di un utilizzo differenziato e multifunzionale del Parking, che però Palazzo Frizzoni ha respinto.
«Incontro cortese mi dicono – aggiunge Roberto Cremaschi -, ma in cui la Giunta ha ribadito il suo credo: il parcheggio svuoterà le piazze di Città Alta dal traffico. Le code di ieri (domenica 14 febbraio per chi legge ndr) sono invece l'ennesima prova che l'automobilista doc tenterà sempre di salire in Città Alta e tenterà sempre di parcheggiare ovunque. I motociclisti sono autorizzati a salire in qualunque orario e quindi a parcheggiare ovunque, visto che parcheggi moto non possono essercene a sufficienza».