Rapinò un ragazzo di 15 anni alla stazione di Bergamo: minore identificato dalla polizia
Protagonista del furto, avvenuto il 3 febbraio, un ragazzino nato nel 2006. Il ladro è stato riconosciuto grazie all'analisi delle immagini riprese dalle telecamere della zona
È un ragazzino minorenne, nato nel 2006, l’autore della rapina ai danni di un giovane messa a segno all’inizio di febbraio alla stazione di Bergamo. L’episodio era stato denunciato dalla madre della vittima attraverso una testata locale online, attirando l’attenzione delle forze dell’ordine.
Senza che venisse sporta una denuncia formale, appresa la notizia, gli agenti della squadra mobile della Questura di Bergamo hanno contattato la vittima, classe 2005, per ricostruire la dinamica dei fatti. Il giovane era in compagnia di due amici quando, dopo essere sceso dal tram, aveva raggiunto l’area delle pensiline ed era stato avvicinato da un gruppo di altri quattro ragazzi.
Uno di questi, con la scusa di voler vendere loro droga, ha preteso di ricevere comunque del denaro, altrimenti avrebbe detto ai suoi compagni di intervenire, sbarrando la strada ai tre malcapitati. Per evitare che la situazione degenerasse, la vittima ha quindi preso il proprio portafoglio, che però gli è stato strappato dalle mani dal ladro.
La visione delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona ha confermato la ricostruzione della vicenda e la polizia si è messa al lavoro presidiando la stazione ferroviaria per rintracciare l’autore del furto. Dopo essere stato identificato, il giovane malvivente è stato anche riconosciuto dalla vittima e dai suoi amici, presenti quel giorno. Il reato è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia.
La Questura coglie l’occasione per «ricordare ai giovani, ai genitori e in generale a tutti i cittadini, l’importanza di contattare il numero unico di emergenza 112 per segnalare ogni episodio di reato o di disordine pubblico che possa richiedere il pronto intervento della polizia di Stato e delle altre forze dell’ordine», oltre che denunciare ogni reato di cui si è stati vittima o di cui si è venuti a conoscenza.