Poliziotti e ladri “imprigionati” per mezz’ora in un giardino di via Magrini
Gli agenti sono entrati in un’area recintata per fermare due giovani che stavano scassinando una finestra. Per portarli fuori, però, hanno dovuto aspettare che il proprietario del giardino, assente, tornasse a casa e gli aprisse la porta
Topi d’appartamento di nuovo in azione nella zona residenziale ex Magrini, alle spalle dell’Esselunga di via San Bernardino. Ieri, giovedì 25 febbraio, verso le 17.30, il proprietario di un appartamento al piano terra di un condominio di via Magrini, che in quel momento si trovava in Val Seriana per lavoro, ha ricevuto una telefonata concitata da parte di una sua parente, che abita nello stesso palazzo: «Ci sono dei poliziotti nel tuo giardino!». Gli è stato chiesto di tornare al più presto, nonostante nessuno avesse tentato di rubare in casa sua.
Sostanzialmente è accaduto questo: due giovani sui 20-22 anni, pare con accento dell'est, nel tardo pomeriggio sono entrati nel suo giardino e si sono arrampicati sul terrazzo del primo piano. Hanno cercato di forzare la finestra (in casa non c'era nessuno), ma un vicino ha visto tutto e ha chiamato le forze dell'ordine. Le volanti si sono precipitate sul posto: gli agenti hanno scavalcato la recinzione e fatto scendere i ladri. Poi, il problema: come portarli in Questura? Farli scavalcare non si può. E allora è partita la "caccia" a qualcuno in possesso delle chiavi dell'appartamento con giardino grazie al passaparola tra vicini.
Qui entra in gioco il proprietario: si è precipitato in fretta e furia a casa (quando ha avvertito che ci avrebbe messo più di venti minuti, il poliziotto che nel frattempo gli avevano passato al telefono gli ha chiesto: «Non potrebbe arrivare prima?») e ha trovato poliziotti e ladri in manette seduti attorno al suo tavolo da giardino. Una scena surreale.
I poliziotti l'hanno accolto con sollievo: «Finalmente possiamo uscire». E se ne sono andati, sfilando tra divano, televisione e cucina. I ladri in quell’appartamento non avevano provato ad entrarci, forse dissuasi dalle inferriate alle finestre e dalla presenza di un cane all'interno. Prima di salire al piano superiore hanno però tentato di forzare la finestra di una casa a fianco: all'interno c'erano mamma e bambino, che si sono presi un bello spavento.